The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
domenica 22 dicembre 2013
Brunetta: "Il DDL Del Rio è legge truffa!"
Cari amici amici ed amiche.
Sulla pagina di Facebook del "Minzolini Fan Club" è comparso questo testo:
"Brunetta sul DDL Del Rio: è legge truffa, non abolisce le Province.
“Il disegno di legge sulle province, approvato ieri dalla Camera dei deputati, si può definire a tutti gli effetti una vera e propria legge truffa.
Questa nuova legge non abolisce le province, ma crea enti di secondo livello: di fatto ‘trasforma’ le province in ‘enti di area vasta’, li sottrae alla rappresentanza democratica, escludendo ogni tipo di elezione diretta, con l’obiettivo di rendere le nuove province e le nuove città metropolitane assemblee monocolore di sinistra.
Si tratta di un provvedimento incostituzionale, confuso, con norme ingarbugliate, che non semplifica e non sburocratizza, ma aumenta il disordine sulla gestione dei servizi a livello locale creando nuovi problemi a imprese e cittadini.
I presunti risparmi? Oggi le province ‘costano’ 8,6 miliardi l’anno per le spese ordinarie. 2,2 miliardi di euro l’anno è il costo dei dipendenti. Gli impiegati e i dirigenti sono 61.000, per 1.272 consiglieri provinciali e 395 assessori. Quanto farà risparmiare il ddl approvato ieri? Solo i 100 milioni delle mancate elezioni, a fronte di 8 miliardi di spese correnti. Praticamente nulla.
Forza Italia aveva presentato una proposta specifica sul tema, prevedendo un intervento chiaro, lineare: via le province, nessun ‘ente di secondo livello’, un progetto in grado di alleggerire definitivamente le strutture che adesso governano gli enti territoriali. Una proposta che mirava a garantire un passaggio di competenze e funzioni definito una volta per tutte, in attesa della riforma costituzionale in grado di abolire definitivamente le province, per disegnare una Repubblica delle autonomie fondata su due soli livelli territoriali di diretta rappresentanza delle rispettive comunità: le regioni e i comuni.
E invece niente, dal governo solo una truffa: demagogia, straregia dell’annuncio e zero serietà. Il frutto avvelenato è questo provvedimento, una scelta del tutto sbagliata che non porterà nessun beneficio ma solo costi e ulteriore peso burocratico per i cittadini”.
L'unico modo per abolire le Province è rimpiazzare i Presidenti, i Consigli e le Giunte provinciali con i Sindaci dei capoluoghi e quelli degli altri Comuni, dando loro solo la funzione di collegamento tra Comuni e Regioni.
In pratica, organi elettivi verrebbero sostituiti da altri organi elettivi esistenti.
Le competenze e le funzioni delle Province verrebbero spartite tra le Regioni ed i Comuni.
Inoltre, si bloccherebbe il turn over degli apparati burocratici delle Province, così da ridurli.
Quei pochi organi burocratici che resterebbero, verrebbero affidati alle Regioni e ai Comuni.
Per esempio, i Centri per l'impiego diventerebbero regionali.
Così, non ci sarebbero più organi elettivi (Presidenti, Giunte e Consigli Provinciali) e gli organi burocratici in eccesso.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Translate
Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Nessun commento:
Posta un commento