Durante la Santa Messa di oggi, don Alberto Bertozzi, parroco di Roncoferraro, ha parlato del sogno di San Giuseppe, nel commentare il brano del Vangelo secondo San Matteo di oggi.
Ora, don Alberto ha detto che i sogni non sono sempre manifestazioni dirette di Dio.
Dio non dà i numeri del lotto.
Non siamo tutti come Giuseppe, il figlio di Giacobbe, o San Giuseppe, sposo della Vergine Maria.
Però, i sogni di una persona possono dire molto.
Gli psicologi dicono che una persona è quello che sogna.
Nei sogni, infatti, sono manifestazioni dei desideri più profondi e delle aspirazioni di ciascun uomo.
L'uomo non deve avere paura di ciò.
L'uomo che non sogna è l'uomo senza aspirazioni.
L'uomo che non sogna è l'uomo che ha paura di vivere.
L'esempio fu Adamo.
Il sogno di Dio fu (ed è) quello di unire gli uomini intorno a lui.
Questo sogno era condiviso anche da Adamo ed Eva.
Adamo mangiò il frutto della conoscenza ed ebbe timore di mostrarsi a Dio, spezzando quel sogno.
Sognare significa anche non avere timore.
Se è vero che i sogni non sono manifestazioni dirette di Dio, è altrettanto vero che Dio fece ognuno di noi con peculiarità ed aspirazioni uniche.
I sogni sono manifestazioni di queste ultime.
Cordiali saluti.
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