Leggete l'articolo del sito "Roma Ebraica" che è intitolato "A Gerusalemme rinasce Scola Tempio".
A Gerusalemme, nel quartiere Rehavia la "Scola Tempio" riapre.
La cornice è la biblioteca della scuola elementare "Evelina de Rotschild".
La Scola Tempio è un Bet Ha-Knesset di rito romano.
Essa fu fondata a Roma più di duemila anni fa e centonove anni fa fu chiusa.
La Scola Tempio altro non fu che la vecchia sinagoga di Roma.
A Roma, infatti, vi è la più antica comunità ebraica.
Fino al 1555, la comunità ebraica romana godeva anche di diritti.
Poi, la grave crisi della Chiesa incattivì il mondo cattolico.
Erano gli anni della Riforma protestante.
Con la Bolla "Cum nimis absurdum", Papa Paolo IV (al secolo Pietro Carafa) revocò questi diritti e istituì il primo ghetto, il quartiere murato in cui gli ebrei furono rinchiusi, nel rione Sant'Angelo.
Le tre chiese di quel rione furono demolite o sconsacrate.
Una di queste divenne la sinagoga.
I Cristiani che erano proprietari degli edifici posti all'interno del recinto poterono mantenere la proprietà ma, grazie al così detto "jus gazzagà" (diritto di possesso) essi non potevano né mandar via gli inquilini né aumentare gli affitti.
Le mura del ghetto erano interrotte da due porte che venivano aperte all'alba e chiuse ogni sera, dopo il tramonto.
Gli ebrei erano costretti ad esercitare lavori di basso grado, come rigattieri e pescivendoli, o il prestito a pegno.
Solo nel 1798, durante il periodo napoleonico il ghetto fu aperto e gli ebrei furono liberati ma con la Restaurazione (1814) si tornò alla situazione precedente.
Nel 1847, Papa Pio IX cercò di fare abbattere le mura del ghetto ma i Romani resistettero.
Dovette fare abbattere le mura di notte.
Nel 1870, gli Ebrei romani non furono più considerati cittadini di serie B ma in seguito il regime fascista demolì tanta parte del ghetto.
Molte piazzette pittoresche furono demolite e vennero alla luce i resti di costruzione di epoca antica e medioevale.
Durante l'orrore dell'occupazione tedesca della II Guerra Mondiale, gli ebrei romani furono costretti a pagare 55 Kg d'oro alle SS, per evitare la deportazione nei campi di concentramento nazisti.
Le SS non mantennero la parola. Il 16 ottobre 1943, 2.091 persone furono deportate e molte di esse morirono nell'orrore dei lager. Altri furono uccisi il 24 marzo 1944 nelle Fosse Ardeatine.
Del ghetto, oggi, restano restano alcune vie e quartieri storici.
Gli ebrei sono ancora presenti e gestiscono negozietti caratteristici e ristoranti che servono la tipica cucina ebraico-romana, che contempla il celebre baccalà fritto ed i carciofi alla giudia, il classici fritti con l'olio alto.
Il fatto che in Gerusalemme si sia ricostituita la Scola Tempio romana crea un nuovo legame tra Gerusalemme e Roma, un legame che c'è già, per ovvie ragioni.
Purtroppo, nel quartiere ci sono anche molti carabinieri e poliziotti, per via del rischio di attentati.
Ricordo che con gli ebrei della diaspora, nel 70 AD, arrivò a Roma, proprio da Gerusalemme, anche il Cristianesimo.
Quindi, noi cristiani abbiamo un debito enorme con la comunità ebraica romana, come a quella che c'è qui a Mantova ed altre.
Per esempio, nella Mantova del Rinascimento, gli ebrei rappresentavano l''8% della vita culturale.
Quegli ebrei della diaspora ci lasciarono un patrimonio culturale e di fede enorme.
La Scola Tempio di Gerusalemme è quindi un patrimonio di riti e di cultura che viene diviso con l'umanità.
Faccio i miei auguri di ogni bene ai fondatori, che sono tutti italiani.
A Gerusalemme c'è un pezzo d'Italia, di antichità d'Italia.
Cordiali saluti.
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