Cari amici ed amiche.
E' avvenuto in Veneto, un ciclista di Camponogara è passato ad un incrocio presso Pozzolo quando il semaforo era giallo, ma nell'attraversamento del crocevia la luce è diventata rossa, sfortunatamente per lui c'era appostata una Gazzella che l'ha fermato e multato:78 euro più una decurtazione di 6 punti sulla patente.
Il ciclista ha fatto ricorso al Prefetto, ma invece di avere Grazia, ha avuto Giustizia: la multa è arrivata a 324 euro più 12,20 di notifica, totale di 336,20 euro, ma nulla ha detto in merito ai punti.
Ma per guidare la bici ci vuole la patente? Se non l'avesse avuta cosa gli avrebbero tolto, i punti Esselunga o qualche anno di pensione?
Detto questo, i ciclisti non si rendono spesso conto di mettere a rischio la propria e l'altrui vita, in città come in campagna pare che siano i padroni della strada e qualche multa anche a loro non può fare che bene, meglio che ci sia una normativa precisa in merito!
Fonte il Gazzettino di Venezia.
Peggio di così non si può andare!
Da ciclista per hobby (con la mountain bike) dico che chi va in bicicletta deve rispettare le regole, come gli automobilisti, i motociclisti, i camionisti ed i pedoni.
Certo, servirebbe una normativa precisa.
Certo, servirebbe una normativa precisa.
Però, questa sanzione mi sembra esagerata!
Se non avesse avuto la patente o se fosse stato un poveretto, quale altra sanzione avrebbe ricevuto quel ciclista?
Oltretutto, in certe situazioni potenzialmente pericolose chi di dovere non vigila.
Al contrario, vigila su situazioni meni gravi.
Cordiali saluti.
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