Cari amici ed amiche.
Come ogni anno, nel periodo natalizio tratto la questione dello scisma anglicano e della storia inglese.
Come ho sempre detto, lo scisma anglicano e la conseguente riforma protestante furono un processo a marcia lenta.
Non fu vero, infatti, che il popolo inglese avesse favorito ciò.
Al contrario, pur essendoci stati nell'Inghilterra del XV e degli inizi del XVI secolo dei movimenti dei movimenti apertamente anticlericali (come i lollardi) e pur essendoci stato il nazionalismo, acuito dalla Guerra delle Due Rose (1455-1485) che decimò le famiglie di nobili, in Inghilterra il cattolicesimo fu ben radicato.
Con molte probabilità, si re Enrico VIII (1491-1547) non avesse messo in discussione il controllo papale sulla Chiesa inglese, l'Inghilterra sarebbe rimasto uno dei più sicuri Paesi cattolici.
Invece, ci fu una serie di eventi che portò allo scisma (1534) e alla Riforma protestante (1549-1559).
La Guerra delle Due Rose fu uno di questi eventi.
Essa scoppiò tra le due famiglie dei Lancaster e degli York (che volevano salire al trono) nel 1455.
Le famiglie nobili (di quella vecchia nobiltà cattolica che avrebbe potuto evitare la Riforma) furono decimate ed il potere del re aumentò.
Con l'arrivo dei Tudor al trono d'Inghilterra (il conte di Richmond Enrico salì al trono con il nome di Enrico VII nel 1485) la monarchia inglese seppe gestire la nobiltà che era rimasta con più facilità di altre monarchie europee, come quella francese.
Tuttavia, la comunione con la Chiesa cattolica non fu in discussione, anche se i Tudor avevano un timore: il timore di essere delegittimati.
Infatti, re Edoardo IV (1442-1483) era sposato con Elizabeth Woodville ma questo matrimonio non era riconosciuto come legittimo poiché il re era stato promesso ad un'altra donna.
Edoardo era della casata di York.
I figli di questo re, Elisabetta, Edoardo e Riccardo, era stati dichiarati illegittimi, grazie ad un documento approvato dal Parlamento (nel 1483) il "Titulus Regius".
Ora, la Guerra delle Due Rose portò al potere i Tudor.
Il Conte di Richmond Enrico Tudor (1457-1509), vinse a Bosworth re Riccardo III (fratello di Edoardo IV, nato nel 1452) nel 1485, diventando re Enrico VII.
Re Enrico VII, lontano discendente dei Lancaster, sposò Elisabetta di York, figlia di quell'Edoardo IV di cui ho parlato prima.
Ora, se il "Titulus Regius" dichiarava illegittimi i due figli maschi maggiori (Edoardo e Riccardo) che avrebbero avuto diritto di successione al trono e che per questo scomparvero misteriosamente, significa che anche Elisabetta era illegittima.
Allora, re Enrico VII dichiarò nullo il "Titulus Regius" ed Elisabetta divenne legittima.
Questo comportò la legittimazione anche degli altri eredi di Edoardo IV.
Fu questo timore a spingere re Enrico VIII a chiedere l'annullamento del matrimonio con Caterina di Aragona, che non gli diede altro che una figlia, Maria (la futura regina Maria I, 1516-1558).
Il re si invaghì di una dama di compagnia della moglie, Anna Bolena.
Anna Bolena fu uno strumento del padre Thomas che puntò a rendere potente la propria famiglia.
Tutto ciò spinse re Enrico VIII a chiedere l'annullamento del matrimonio con Caterina d'Aragona.
Ci provò con il Cardinale Thomas Wolsey (1471-1530) che era anche il Primo Ministro.
Questi non riuscì nell'intento di fare annullare il matrimonio e nel 1529 cadde in disgrazia agli occhi del re, che lo volle imprigionare e fare processare per "Praemunire", abuso dell'autorità papale in Inghilterra.
Per fortuna sua, Wolsey morì di cause naturali nel 1530, prima che fosse celebrato il processo contro di lui.
Il potere di Primo Ministro passò a Tommaso Moro (Thomas More, 1478-1535) ma questi fu contro l'annullamento del matrimonio, senza l'approvazione del Papa.
Così, la materia matrimoniale passò a Thomas Cromwell (1485-1540).
Questi era un luterano che introdusse nella corte un altro personaggio, un prete di nome Thomas Cranmer (1489-1556).
Cranmer era un professore di teologia che per un certo tempo fu sospeso perché sposato.
Poi, la moglie morì di parto e Cranmer ritornò alle sue mansioni.
Egli sostenne che il matrimonio del re era nullo poiché Caterina (1485-1536) era stata sposata con il principe del Galles Arturo (nato nel 1486), il fratello del re, che morì prematuramente nel 1502.
Secondo il libro del Levitico (che fu preso come riferimento da Cranmer) il matrimonio era peccaminoso.
Il re, allora si fece convincere, e Cranmer andò a Roma a patrocinare la causa del re.
Nel tornare in Inghilterra, Cranmer si fermò in Germania e si imbatté nel teologo luterano Andreas Osiander, di cui sposò la nipote.
Il matrimonio fu segreto.
Intanto, l'arcivescovo di Canterbury William Warham (1450-1532) dichiarò che il re aveva potere su tutto fin dove Dio lo permetteva (1531).
Però, l'arcivescovo morì nel 1532 e il suo posto fu preso da Thomas Cranmer che annullò il matrimonio nel 1533 e benedisse le nozze tra re Enrico VIII ed Anna Bolena, che era incinta della futura regina Elisabetta (1533-1603).
Nel 1532, Tommaso Moro si dimise ed il suo posto fu preso da Cromwell.
Quindi, l'arcivescovo di Canterbury ed il Primo Ministro erano filo-luterani.
Papa Clemente VII scomunicò il re e dichiarò nullo l'atto di Cranmer.
Il re rispose con alcuni atti antipapali, come l'abolizione dei tributi da dare a Roma.
Le cose degenerarono e si arrivò all'Atto di Supremazia (1534) che portò alla separazione della Chiesa inglese da Roma.
Ora, Cromwell e Cranmer puntarono a importare la Riforma in Inghilterra.
Il re fu contrario.
Allora, i due procedettero con la soppressione dei monasteri e la confisca delle terre ecclesiastiche, che vennero date alla nobiltà di corte che sarebbe stata malleabile per il protestantesimo, e con la nomina di figure protestanti nei ruoli chiave della Chiesa inglese.
Questo aprì la strada al protestantesimo.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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