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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 20 dicembre 2013

La scuola pubblica? Non sia un dogma!

Cari amici ed amiche.

Riprendo un tema che mi ha fatto molto discutere, anche con mia cognata: quello della scuola.
Io penso che si debba abbandonare l'idea della scuola pubblica vista come un dogma imprescindibile della nostra società.
Anzi, bisogna abbandonare l'idea della centralità della scuola pubblica e passare ad un "pluralismo scolastico".
Ergo, ogni famiglia deve avere il diritto di scegliere la scuola in cui mandare i propri figli.
Il secondo comma dell'articolo 3 della nostra Costituzione dice:

"E' compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.".

Ora, la scuola privata (che Dio ce la conservi) non è l'ostacolo.
Anzi, la scuola privata è una risorsa, poiché grazie ad essa lo Stato risparma 6.000.000 di Euro all'anno.
L'articolo del sito dell'Unione dei Cristiani Cattolici e Razionali che è intitolato " Finanziare le paritarie è meglio per tutti. Lo dice la Svezia" ne dà una esaudiente spiegazione.
Semmai, bisogna fare sì che anche chi è meno abbiente possa scegliere.
Per esempio, si potrebbero fare entrare le aziende, facendo sì che sovvenzionino le scuole e che queste ultime possano formare i ragazzi per fare dipendenti da inquadrare negli organigrammi aziendali.
Questo potrebbe fare sì che si creino i collegamenti tra scuola e mondo del lavoro (che oggi mancano) e potrebbero fare entrare soldi nelle casse delle scuole private, così da fare in modo che esse abbassino le richieste di denaro alle famiglie, per le iscrizioni dei figli.
Inoltre, lo Stato farebbe bene a finanziare solo le scuole virtuose, pubbliche o private che siano. 
Chi vuole la scuola pubblica ad ogni costo lo fa per fini politici.
Chi vuole mantenere la scuola pubblica ad ogni costo lo fa per mantenere il potere dei sindacati.
Chi vuole la scuola ad ogni costo lo fa per difendere una "roccaforte ideologica" del marxismo.
Chi vuole mantenere la scuola pubblica ad ogni costo, lo fa per mantenere antichi privilegi, senza tenere conto dello svantaggio economico e della qualità dell'insegnamento.
Invito a leggere l'articolo del blog "Docenti scapigliati".
Il succitato blog mi sembra il classico sito comunista ed anticattolico.
L'Italia ha bisogno di altro.
Cordiali saluti.





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