Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 26 dicembre 2013

La Sacra Famiglia




Cari amici ed amiche.

Le letture delle Sante Messe di sabato pomeriggio e domenica mattina sono:


Dal libro del Siràcide, capitolo 3, versetti 3-7, 14-17

Il Signore ha glorificato il padre al di sopra dei figli
e ha stabilito il diritto della madre sulla prole.
Chi onora il padre espia i peccati e li eviterà
e la sua preghiera quotidiana sarà esaudita.
Chi onora sua madre è come chi accumula tesori.
Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli
e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera.
Chi glorifica il padre vivrà a lungo,
chi obbedisce al Signore darà consolazione alla madre.
Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia,
non contristarlo durante la sua vita.
Sii indulgente, anche se perde il senno,
e non disprezzarlo, mentre tu sei nel pieno vigore.
L’opera buona verso il padre non sarà dimenticata,
otterrà il perdono dei peccati, rinnoverà la tua casa.

Parola di Dio



Salmo Responsoriale, dal Salmo 127



Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie.

Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.

La tua sposa come vite feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa.

Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!



Dalla lettera di San Paolo ai Colossesi, capitolo 3, versetti 12-21.


Fratelli, scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi di sentimenti di tenerezza, di bontà, di umiltà, di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro.
Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perché ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie!
La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori. E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesù, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.
Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come conviene nel Signore. Voi, mariti, amate le vostre mogli e non trattatele con durezza. Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciò è gradito al Signore. Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perché non si scoraggino.

Parola di Dio.

+ Dal Vangelo secondo Matteo, capitolo 2, versetti 13-15, 19-23.

I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: "Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo".
Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: "Dall’Egitto ho chiamato mio figlio".
Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: "Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e va’ nella terra d’Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambino".
Egli si alzò, prese il bambino e sua madre ed entrò nella terra d’Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nella regione della Galilea e andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo dei profeti: "Sarà chiamato Nazareno".

Parola del Signore.".




Prima di iniziare, desidero segnalarvi la Novena della Sacra Famiglia di Nazareth
Ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio che me l'ha segnalata.
La famiglia è il centro della società.
Oggi, la crisi della società è dovuta ad una crisi della famiglia, una crisi causata dall'istituzione del divorzio (prima)  e del matrimonio omosessuale (ora) e questa crisi sta portando ad una disgregazione della società.
La famiglia è la cellula della società.
Essa è costituita da un padre e da una madre che concepiscono e fanno crescere i loro figli, così da determinare il progresso della società.
Il progresso della società passa attraverso ciò.
La Sacra Famiglia di Nazareth ci ricorda ciò ogni giorno.
Il fatto che Gesù avesse scelto di nascere crescere e vivere in una famiglia "normale" dimostra che alla famiglia non v'è alternativa.
Qui sotto c'è un brano che mi è stato inviato dall'associazione "Tradizione Famiglia Proprietà" in America.
Si tratta di una meditazione per il Natale.
Oggi, la fede cristiana è attaccata e la famiglia è il primo bersaglio.
Leggete questa meditazione.
Cordiali saluti.

 



Dear Antonio Gabriele,
Your friends at TFP Student Action would like to wish you and your family a most blessed and merry Christmas. We are praying for you and your intentions.
May the Infant Jesus and His Blessed Mother grant you special graces of confidence, courage and fidelity this Christmas – spiritual confidence, heroic and serene courage to defend and proclaim the truth, and faith-filled fidelity to constantly remain true to God and His Holy law.
Will you remember us in your prayers too?
Something unusual happened: To honor the Child Jesus, TFP Student Action volunteers teamed up with students of the Saint Louis de Montfort Academy for a surprise Christmas concert at the mall.
You can see how people responded here: Video: Unexpected Christmas Concert Surprises Mall Shoppers
Academy Concert at the mall
Have a most blessed and merry Christmas.
Fighting the good fight,
John Ritchie
John Ritchie
Tradition Family Property
Student Action
, Director
P.S. – I thought you’d also like this inspired Christmas meditation: 

Gathered 'round the Manger
By Plinio Corrêa de Oliveira
Once again, Lord, Christmas approaches. Christianity hastens again to adore Thee in the manger at Bethlehem, where Thou can be seen by the light of the twinkling star or under the brighter and more splendorous light of the maternal and sweet gaze of Mary. Saint Joseph stands nearby, so captivated by Thee that he seems to take notice neither of the animals that surround Thee, nor of the angels who have opened the heavens and can be heard and seen, singing in the highest. In a short while, the Magi will arrive with their entourage, laden with gifts of gold, frankincense, and myrrh.
Through the centuries, others will also come to venerate Thy crib: from India, Ancient Nubia, Macedonia, Rome, Carthage, and Spain; Gauls, Franks, Germans, Angles, Saxons, and Normans. Both pilgrims and crusaders will come from the West to kiss the ground of the cave where Thou were born. Your manger will be venerated all over the earth. In the great Gothic or Romanesque cathedrals, multitudes will gather around Thee, offering Thee presents of gold, silver, incense, and above all the piety and sincerity of their hearts.
Then will come the period of the Western discoveries in which the benefits of Thy Redemption will reach new lands. Incas, Aztecs, natives of various tribes, blacks from African shores or further inland, bronze-skinned Indians, slender and pensive Chinese, short and agile Nipponese, all will gather around Thy crib and adore Thee. The star of Bethlehem now shines over the whole world. The angelic promise has been heard by all peoples, and all across the earth hearts of goodwill have found the inestimable treasure of Thy peace. Overcoming all obstacles, the gospel has finally spread to people all over the world. In the midst of contemporary desolation, this great gathering of people from all nations and races around Thee is our only consolation, indeed our only hope.
We are among them, kneeling before Thee. See us, Lord, and have pity on us. There is something we would like to say.
Who are we? We are those who will not kneel before the modern Baal. We carry Thy law engraved upon the bronze of our hearts and we do not allow the errors of our times to become engraven upon this bronze sanctified by Thy Redemption. We love the immaculate purity of orthodoxy above all else and reject any pact whatsoever with heresy, its wiles and infiltrations. We are merciful to the repentant sinner, and since—due to our unworthiness and infidelity—we count ourselves among that number, we implore Thy mercy. 

We spare no criticism either, of insolent and conceited impiety or of strutting vice that scorns virtue. We pity all men, particularly the blessed who suffer persecution for love of the Church, who are oppressed everywhere because they hunger and thirst for virtue, who are abandoned, ridiculed, betrayed, and disdained because they remain faithful to Thy commandments.
Many are those whose suffering is not celebrated in contemporary literature: the Christian mother who will pray alone before Thy crib because her children no longer practice the Faith; the strong yet austere husband who is misunderstood or even loathed by his own due to his fidelity to Thy teachings; the faithful wife who bears the solitude of both heart and soul, because frivolous habits have led to adultery he who should be her support, her “other half”; the pious son or daughter who—while Christian homes are celebrating—sense how in their own home, family life has been stifled by egotism, hedonism, and secularism; the student who is shunned and mocked by his colleagues because of his fidelity to Thee; the professor who is eschewed by fellow staff because he will not condone their errors; the parish priest or bishop around whom a menacing wall of misunderstanding or indifference has been raised becau! se he refuses to compromise the integrity of the doctrine entrusted to his care; the honest man made penniless for refusing to swindle.
All of these isolated people, scattered across the globe, ignorant of each other, now gather around Thee to offer Thee a gift and a prayer.
Their gift exceeds the sun and the stars, the oceans with all its riches, and the earth in all its splendor: they give themselves entirely and faithfully. By preferring complete orthodoxy over approval, purity over popularity among the impure, honesty over gold; by remaining faithful to Thy law even when this entails sacrificing career and fame, they attain perfection in their spiritual life by practicing love of God above all things, which is a sincere and lasting love. Such love differs greatly from love as it is understood nowadays, which predominantly consists of gushy and illogical feelings, senseless and blurry affections, obscure self-condescension and trite justifications to appease one’s conscience. Instead theirs is true love, enlightened by Faith, justified by reason, serious, chaste, upright and persevering—in a word, theirs is love of God.
They also offer a prayer. Before all else—because they love it above all else in this world—for Thy holy and immaculate Church: for both the pastors and the flock; foremost, for the pastor of the pastors of the flock, that is for Peter. May the Church, which now moans as a captive in the dungeons of this anti-Christian “civilization”, finally triumph over this era of sin and implant a new civilization for Thy greater glory. May the saints become ever holier, may the good be sanctified, may sinners become good, and may the impious convert. May the impenitent who have rejected grace and are jeopardizing souls be dispersed, humbled, and their efforts frustrated. May the souls in purgatory rise to heaven straight away.
They also pray for themselves: may their orthodoxy be ever purer, their purity ever more rigorous. May they be more faithful amidst adversity, stand ever taller amidst humiliations, be more energetic in their struggles. May they be more terrible to the impious, yet more compassionate towards those who are ashamed of their sins, seriously strive to overcome them and publicly acclaim virtue.
Finally, they pray for Thy Grace, without which no will can durably persevere in good, and no soul can be saved; may it be more abundant in proportion to the number of their miseries and infidelities.





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Ringrazio un caro amico di questa foto.