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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 19 dicembre 2013

Le frasi di Manuele Paleologo

Cari amici ed amiche.

L'amico e collaboratore Angelo Fazio mi ha segnalato queste parole dell'imperatore bizantino Manuele II Paleologo (1350-1425) che recitano:
"Dio non si compiace del sangue, non agire secondo ragione, “σὺν λόγω” (non agire con il logos), è contrario alla natura di Dio. La fede è frutto dell’anima, non del corpo. Chi quindi vuole condurre qualcuno alla fede ha bisogno della capacità di parlare bene e di ragionare correttamente, non invece della violenza e della minaccia… Per convincere un’anima ragionevole non è necessario disporre né del proprio braccio, né di strumenti per colpire né di qualunque altro mezzo con cui si possa minacciare una persona di morte…".

Queste parole spiegano le altre più famose che erano state dette dal medesimo imperatore e che erano state ripetute nel 2006 da Papa Benedetto XVI nella lectio magistralis all'Università di Regensburg (Ratisbona) e che erano state strumentalizzate, generando tante polemiche e tensioni con il mondo islamico:

"Mostrami ciò che Maometto ha portato di nuovo e vi troverai solo delle cose cattive e disumane, come la sua direttiva a diffondere la fede per mezzo della spada. ".

Queste parole fanno parte dell'opera dell'imperatore che è intitolata "Dialoghi con un persiano".
Le parole citate da Angelo e quelle citate dal Papa (oggi Papa emerito) si integrano tra di loro.
La fede non può essere imposta con la spada.
La fede può essere fatta capire con la ragione.
Per questo, la ragione e la fede vanno di pari passo.
L'una non può stare senza l'altra.
Il cristiano è di per sé una persona ragionante.
Per potere amare veramente, secondo il dettato di Gesù Cristo (che fu preso dal Vecchio Testamento), il cristiano deve avere in sé anche la ragione.
La ragione, per esempio, è quella che impedisce all'uomo di uccidere, di commettere atti impuri e di peccare con la parola.
Ciò non è parte del Decalogo che Dio diede a Mosè, colui che guidò il popolo ebraico?
Ciò non è parte di quello che Gesù disse, ossia: "Ama il tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la mente e con tutte le tue e ama il prossimo tuo come te stesso"?
Allora, dire che le parole dell'imperatore istighino alla violenza è ridicolo.
Oltretutto, ricordo che al tempo dell'imperatore Manuele II l'Impero Romano d'Oriente fu sotto la minaccia dei Turchi che ne stavano conquistando i territori e che ventotto anni dopo la sua morte avrebbero preso Costantinopoli, macchiandosi di crimini efferati.
Cordiali saluti. 

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Ringrazio un caro amico di questa foto.