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mercoledì 18 dicembre 2013

Per sei Premi Nobel dell'Economia l'Euro è una patacca!



Cari amici ed amiche.

Sulla pagina di Facebook del "Minzolini Fan Club" è comparso questo articolo:
"PER 6 PREMI NOBEL PER L’ECONOMIA L’EURO E’ UNA PATACCA
Sei Premi Nobel per l’economia, di diverse ideologie, P.Krugman, M.Friedman, J.Stigliz, A.Sen, J.Mirrless, C.Pissarides ci dicono tutti la stessa cosa: l’Euro e’ una patacca insostenibile.
Paul Krugman spiega che “L’euro è campato in aria perché l’Europa sarà sempre fragile. La sua moneta è un progetto campato in aria e lo resterà fino alla creazione di una garanzia bancaria europea.”
Milton Friedman già nel 1998 spiegava
che la Moneta Unica è un Soviet e Bruxelles e Francoforte prenderanno il posto del Mercato. Più che unire, la moneta unica crea problemi e divide. Sposta in politica anche quelle che sono questioni economiche. Ma non vedo la flessibilità dell’economia e dei salari e l’omogeneità necessaria tra i diversi Paesi perché sia un successo
Joseph Stiglitz spiega che l’Euro o cambia oppure è meglio lasciarlo morire. Il progetto europeo, per quanto idealista, è sempre stato un impegno dall’alto verso il basso imponendo politiche che portano ad un contesto di povertà sempre più diffuso.
Passiamo ad Amartya Sen, con la recente intervista “Che orribile idea l’euro” l’effetto della moneta unica. Era nata con lo scopo di unire il continente, ha finito per dividerlo. L’euro è stato un’idea orribile. Lo penso da tempo. Un errore che ha messo l’economia europea sulla strada sbagliata. Una moneta unica non è un buon modo per iniziare a unire l’Europa. Quando tra i diversi Paesi hai differenziali di crescita e di produttività, servono aggiustamenti dei tassi di cambio. Non potendo farli, si è dovuto seguire la via degli aggiustamenti nell’economia, cioè più disoccupazione, la rottura dei sindacati, il taglio dei servizi sociali. Costi molto pesanti che spingono verso un declino progressivo.
James Mirrless nel suo intervento a Venezia all’Auditorium Santa Margherita per il ciclo ‘Nobels colloquia 2013′ dell’Università Ca’ Foscari, ha testualmente detto che “all’Italia conviene uscire dall’Euro subito”. Finché l’Italia resterà nell’euro non potrà espandere la massa di moneta in circolazione o svalutare: ecco perché si impone la necessità di decidere se rimanere o meno nella moneta unica, questione non facile da dirimere, perché la gente toglierà il denaro dai conti in banca prima che questo accada. Probabilmente, dovreste sostenere il costo di un’eventuale uscita, come avvenuto in Gran Bretagna (che non ha mai abbandonato la sterlina), ma dovete essere pronti a pagare questo prezzo».
Christopher Pissarides presidente del new Centre for Macroeconomics dichiara oggi che è il caso di abbandonare l’Euro pur essendone stato in passato un fautore. L’Unione Monetaria ha creato una generazione persa di giovani disoccupati e dovrebbe essere dissolta. Sono completamente stato ingannato. Allora, l’euro sembrava una grande idea, ma ora ha prodotto l’effetto contrario di quello che si aveva in mente ed ha bloccato crescita e la creazione del lavoro. In questo momento sta dividendo l’Europa e la situazione attuale non è sostenibile.
".


Il problema dell'Euro è il fatto che esso non abbia una vera banca centrale che sia diretta dalla politica. 
Per contro, basti pensare al Dollaro americano.
Il Dollaro americano ha un riferimento nella Federal Reserve, una banca centrale legata allo Stato.
In caso di crisi, il Congresso ed il Presidente americani chiedono alla banca di battere moneta.
La Banca Centrale Europea, al contrario, non ha organi politici dietro.
Essa è da equiparare ad un banca privata.
Le banche private vanno dove c'è l'interesse.
Nel caso specifico l'interesse è in Germania.
Per questo, l'Euro è sempre più una moneta posta sempre più sotto il controllo della politica tedesca.
Di fatto, non essendoci un vero Stato europeo. l'Euro sarà sempre più in balia degli interessi reali di chi ha peso in Europa e sempre meno al servizio dell'interesse degli Europei.
Per questo, se le cose non cambiano,  l'Euro è destinato a fallire.
Cordiali saluti. 


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