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sabato 28 dicembre 2013

Il fallimento dell'Italia? Se non si cambia, è dietro l'angolo!

Cari amici ed amiche.

Ieri, ho avuto un colloquio telefonico molto avvincente con un ragazzo che è in contatto con me su Facebook.
Ora, io vorrei dire che se la situazione non muta il fallimento dell'Italia è dietro l'angolo.
Il nostro è un Paese bloccato da lobbies di vario genere.
Ne volete un esempio?
L'ex-Ministro delle Politiche Giovanili Giorgia Meloni sta portando avanti una proposta di legge con cui vuole tagliare le "pensioni d'oro", ossia quelle pensioni molto alte che costano all'Italia ben 14.000.000.000 di Euro all'anno.
Peccato che la Corte Costituzionale dica no a questa cosa ed il motivo è presto detto: i membri della corte sono "pensionati d'oro".
Basti pensare anche ai top manager degli enti pubblici che guadagnano stipendi elevati.
Basti pensare anche ai sindacati che godono di privilegi fiscali e si oppongono ad ogni riforma.
Basti pensare anche alle cooperative, che godono di privilegi fiscali.
Basti pensare anche alla RAI, un'azienda pubblica che fa pagare il canone (che dall'anno prossimo sarà più alto) e che ha le pubblicità come una TV commerciale.
Oltretutto, dà degli stipendi elevati. 
Il popolo italiano farebbe bene ad indignarsi per ciò e dovrebbe cercare di fare da pungolo per la politica, facendole capire che serve un cambio di rotta.
Invece di pensare a imporre il diritto di acquisizione della cittadinanza italiana attraverso lo jus soli, la politica dovrebbe pensare a risolvere i problemi che ho enunciato.
Le "pensioni d'oro" vanno tagliate, come vanno tagliati gli stipendi dei top manager.
Alle cooperative e ai sindacati vanno tolti i privilegi fiscali.
Ai sindacati va tolto questo potere di veto, con una politica decisa.
La RAI? Va privatizzata!
Oltre a ciò, va implementato un vero federalismo, vanno abolite le Province e va abolito il bicameralismo perfetto.
Non è possibile che una legge debba essere approvata dopo un iter che dura due anni. 
Vanno anche fatte le infrastrutture (come la TAV Lione-Torino, la Ti-Bre, la Variante di Valico ed il Ponte sullo Stretto di Messina)  che servono al nostro Paese, per fare sì che in esso si investa.
La gente deve chiedere e pretendere questo dalla politica.
Certo, anche la gente sbaglia.
Mi ricordo che nel 2005 era stata fatta una riforma che avrebbe abolito il bicameralismo perfetto ed avrebbe implementato il federalismo.
Non informandosi bene e dando ascolto ai demagoghi della sinistra, il popolo italiano l'aveva bocciata con un referendum.
Nella precedente legislatura era stata fatta una legge che avrebbe aperto alla possibilità di costruire centrali nucleari (che avrebbero fatto abbassare il costo dell'energia elettrica) e ne era stata fatta un'altra che avrebbe dato la possibilità di abolire le aziende municipalizzate dell'acqua (che sono veri e propri carrozzoni che tolgono soldi ai cittadini) le aveva fatte bocciare con un referendum nel 2011, senza informarsi e dando retta ai soliti demagoghi.
Inoltre, serva che qualcuno batta i pugni in sede europea, per fare sì che questa politica del rigore imposta da Berlino cessi immediatamente. 
Serve un cambiamento generale, altrimenti falliamo!
Cordiali saluti.

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