Sulla pagina di Facebook del "Minzolini Fan Club" di Facebook è comparsa la foto che ho riportato qui sopra.
Essa mostra un "tweet" del Ministro dell'Integrazione Cécile Kyenge, che su Twitter ha scritto:
"I forconi non rappresentano il Paese".
Alla ministra Kyenge vorrei dire che nemmeno lei rappresenta il Paese.
Intendiamoci, il mio non è un insulto razzista.
Scriverei lo stesso anche se la ministra portasse un cognome italiano come, ad esempio, "Brambilla", "Esposito" o "Alessi" e se fosse italiana da sette generazioni.
Io non ho nulla contro il colore della sua pelle ma contro quello che ella dice.
Lei sostiene lo "jus soli", la cui causa è oggi sposata anche dal nuovo segretario del Partito Democratico Matteo Renzi.
Renzi e la ministra diano da mangiare agli italiani con lo "jus soli".
E' vero che nelle file di coloro che manifestano ci sono anche degli infiltrati che praticano la violenza.
Questi vanno perseguiti.
Però, la maggioranza dei manifestanti è gente pacifica, gente che vuole essere ascoltata da questa politica che non dà nessuna risposta.
Ricordo che c'è un 12,5% di cittadini italiani che è disoccupato.
Questo è solo un dato di una situazione allarmante.
La cosa più preoccupante è la frase sotto il "tweet" .
Essa è un "tweet" di un tale Mustafa Azizi, che ha scritto in risposta alla ministra:
"Non abbiate remore nel reprimere quei delinquenti!".
Forse, questo signore dal nome e cognome così esotici non è uno dei tanti disoccupati del nostro Paese, un imprenditore strozzato dalle tasse o un membro di una delle tante famiglie che stanno soffrendo a causa di questa crisi.
Lo stesso "Minzolini Fan Club" ha commentato:
" Il pensiero del Ministro Kyenge è chiaro, anche se non condiviso dal popolo, ma ciò che ci meraviglia è il commento sotto al suo tweet.. Che significato può avere un'affermazione di questo tipo? Chi dovrebbe ucciderci, chi sono gli infedeli, e in particolare chi è questo signore così per bene?".
Più che un "tweet" (cinguettii dei canarini) sembra il pulpare di un avvoltoio.
Cordiali saluti.
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