Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

domenica 15 dicembre 2013

Aquisgrana, il simbolismo della Cappella Palatina

Cari amici ed amiche.

La Cappella Palatina di Aquisgrana è oggi inglobata nella Cattedrale di questa città tedesca.

Essa, però, fu una parte importante del palazzo dell'imperatore Carlo Magno (2 aprile 742-28 gennaio 814) ed ancora oggi un simbolo del potere di quel personaggio che ebbe a che fare con il Natale.
Infatti, nella notte di Natale dell'800, questo sovrano franco venne incoronato imperatore del Sacro Romano Impero.
La Cappella Palatina. che fu fatta costruire con la maestranza di Ottone da Metz (742-814) sotto il controllo di Eginardo (775-840), fu  ( e tuttora è ) un suo simbolo.
La cosa che colpisce è la pianta.
Questa cappella è a pianta ottagonale.
Il numero 8 ha un valore simbolico che identifica l'Infinito, quasi a dimostrare la sacralità di un sovrano che ebbe la sanzione divina della sua incoronazione da parte di Papa Leone III (750-12 giugno 816).
Anche l'architettura è di per sé simbolica.
Essa fonde elementi romani e bizantini.
Gli elementi romani più evidenti sono le colonne, prese forse da altri edifici in Italia, e gli archi a tutto sesto.
Invece, il carattere bizantino si vede nei marmi (che forse furono presi dalla Basilica di San Vitale a Ravenna) e nei mosaici della cupola.
Questa cappella si sviluppa in verticale ed è caratterizzate da due livelli di logge, nei piani superiori.
Nel livello di mezzo (il primo piano) si trova il trono imperiale.
Questo trono ha una valenza simbolica.
Da lì, l'imperatore poteva guardare l'altare e l'assemblea dei fedeli durante le funzioni religiose dall'alto.
Anche questo simboleggiava la regalità.
Pare che il trono fosse stato fatto con pietre provenienti da Gerusalemme.
Addirittura, pare che esse fossero appartenute al Tempio distrutto o al Santo Sepolcro.
Anche questo simboleggiava la sacralità dell'imperatore.
I mosaici della cupola raffigurano le scene tratte dal libro dell'Apocalisse, il libro della Bibbia scritto da San Giovanni Evangelista a Patmos.
Come nell'Apocalisse di San Giovanni si celebra la regalità di Cristo, nella Cappella Palatina di Aquisgrana si volle celebrare la regalità dell'imperatore.
Chi vuole toccare realmente la storia del Sacro Romano Impero studi la storia di questa cappella o la visiti.
Del resto, il termine "Sacro Romano Impero" la dice lunga.
Infatti, questo impero fu "sacro", perché doveva essere l'impero dei popoli cristiani e perché l'imperatore fu consacrato dal Papa, e "romano" perché si pose in continuazione del vecchio Impero Romano.
Certo, per quest'ultima caratteristica la cosa fu ardua, dato che un Impero Romano c'era ancora, a Costantinopoli.
Sto parlando dell'Impero Romano d'Oriente. 
Addirittura, pare che ci fosse stato un progetto di matrimonio tra la basilissa (imperatrice) Irene (752-9 agosto 803) e Carlo Magno.
Se questo progetto fosse andato in porto, ci sarebbe stata l'unione delle due corone.
Questa cosa non ci fu e forse questo non rafforzò fino in fondo l'immagine del Sacro Romano Impero in Europa.
Cordiali saluti


Nessun commento:

Posta un commento

Translate

Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.