Leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Berlusconi: "Io in esilio? Mai. In campo se si vota nel 2015"".
Il presidente Berlusconi non vuole mollare e fa bene.
Che sia candidato alla Presidenza del Consiglio o meno, il presidente non vuole consegnare l'Italia a questa sinistra.
Ricordo che il presidente è stato colui che aveva capito in anticipo che gli umori erano davvero cupi e che (con questo suo non fare niente) il governo Letta si sarebbe attirato l'ira degli italiani, ira che si sta manifestando ora, nel peggiore dei modi.
Le politiche di rigore imposte dalla Germania (attraverso l'Unione Europea) e portate avanti dai governi di Mario Monti e di Enrico Letta stanno portando l'Italia alla fame ed un popolo ridotto alla fame tira fuori il peggio di sé.
Il presidente Berlusconi aveva capito tutto ciò ma nessuno lo aveva ascoltato.
Anzi, gli hanno detto che è populista e quant'altro.
Per questo, egli è un punto di riferimento per chi vuole un'Italia diversa da quella che è ora.
Cordiali saluti.
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