Oramai, il nuovo segretario del Partito Democratico Matteo Renzi ha gettato la maschera!
Oltre a proporre nuove tasse, vuole abolire la legge Bossi-Fini e fare sì che si possa acquisire la cittadinanza italiana con lo "jus soli".
Per l'Italia sarebbe la fine.
Del resto, Renzi si è rimangiato la parola anche per quanto riguarda le politiche economiche.
Prima, riguardo al caso FIAT, si era schierato con Sergio Marchionne, dando la speranza di una sinistra che non avrebbe più proposto la visione dello scontro tra datori di lavoro e dipendenti.
Adesso, è vicino alla CGIL, con le sue posizioni massimaliste.
A Renzi interessa avere l'appoggio degli elettori non di sinistra, per fare le cose della peggiore sinistra comunista.
Anche per questo, il presidente Berlusconi resterà in campo.
Agli elettori non di sinistra (che sono la maggioranza) bisogna dare una seria risposta.
L'unico che può darla è il presidente Berlusconi, anche perché Grillo propone un programma che è un'accozzaglia di vetero-comunismo, giustizialismo e terzomondismo.
All'Italia servono provvedimenti radicali, come un taglio della burocrazia e della spesa pubblica, l'eliminazione di enti inutili, l'eliminazione delle Province, un vero federalismo (che prevede competenze ben distinte tra Stato e Regioni e non il caos attuale), una vera riforma della giustizia ed una seria politica infrastrutturale.
Il presidente Berlusconi li propone.
Se si taglia la spesa, si tagliano anche le tasse.
Con meno tasse, ci sarebbero meno corruzione e meno evasione fiscale.
Serve anche una politica forte e che sappia contrastare certe scelte europee che hanno danneggiato l'Italia.
Basti pensare al rigore imposto dalla Germania, attraverso Bruxelles.
Il presidente Berlusconi punta a fare ciò.
Io sto con lui!
Cordiali saluti.
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