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lunedì 16 dicembre 2013

Lepanto, l'ultima impresa della vera Europa Cristiana



Cari amici ed amiche.

L'amico e collaboratore Angelo Fazio ha portato alla mia attenzione questo testo di Massimo De Leonardis che è stato scritto su "Radici cristiane" e che è intitolato "Il significato storico della battaglia di Lepanto: Cristianità, Occidente e Islam":


"Va rilevato l’uso di due termini diversi per definire la civiltà europea: “Cristianità” e “Occidente”. Lepanto fu una battaglia navale; ma fu soprattutto uno scontro tra la Croce e la mezzaluna, tra Cristianità e Islam. 
Una Cristianità divisa, perché Lepanto si colloca pressoché a metà di quel secolo e mezzo che dalla fine del ’400 alla pace di Westfalia del 1648 vide la laicizzazione delle relazioni internazionali; alla Respublica Christiana medievale si sostituì l’Europa degli equilibri. 
Non solo la riforma protestante spezzò l’unità religiosa dell’Europa, ma l’interesse nazionale prevaleva talora sulle motivazioni religiose anche per gli Stati cattolici. I Re cristianissimi di Francia stringevano intese con il turco in funzione antiasburgica e le loro navi non furono presenti a Lepanto. Va anche però ricordato che la Regina Elisabetta I d’Inghilterra, scismatica, alcuni anni prima, aveva indetto preghiere di ringraziamento per la fine dell’assedio turco a Malta. Tanto più grandioso appare quindi il ruolo di san Pio V nel radunare gran parte di una Cristianità divisa per una battaglia d’importanza militare, civile e religiosa. Il Papa fu l’artefice della coalizione che vinse a Lepanto. Inviò Nunzi ai Principi italiani, al Doge di Venezia, ai Re di Polonia e di Francia. 
Per finanziare lo sforzo bellico, dopo aver da tempo autorizzato il Gran Maestro dell’Ordine di Malta a ipotecare le commende di Francia e di Spagna, impose la decima sulle rendite dei monasteri, tre decime al clero napoletano, riscosse dagli impiegati della corte papale 40.000 scudi d’oro e ne ricavò altri 13.000 dalla vendita di pietre preziose, accordò ai veneziani la facoltà di prelevare 100.000 scudi dalle rendite ecclesiastiche e rinnovò in favore degli spagnoli il privilegio della Cruzada, o bolla della Crociata. 
Scrive un maestro della storiografia, Nicolò Rodolico: "Al di sopra di interessi materiali, di ambizioni, di possessi e di ricchezze, vi era un Crociato che chiamava a raccolta la Cristianità: Pio V. Non era Cipro dei Veneziani in pericolo, ma la Croce di Cristo nell’Europa era minacciata. La parola commossa del Papa riuscì a conciliare Veneziani e Spagnoli". 
 Fu firmata a Roma il 20 maggio 1571 una Lega, cui aderirono il Papa, il Re di Spagna, la Repubblica di Venezia, la Repubblica di Genova, il Granduca di Toscana, il Duca di Savoia, l’Ordine di Malta, la Repubblica di Lucca, il Marchese di Mantova, il Duca di Ferrara e il Duca di Urbino.  
"Le differenze che possono insorgere tra i contraenti – prevedeva il trattato di alleanza – saranno risolte dal Papa». San Pio V ordinò solenni preghiere, in particolare la recita del Rosario, e processioni di penitenza e il Sultano ebbe ad esclamare: "Temo più le preghiere di questo Papa, che tutte le milizie dell’imperatore"


La vittoria nella Battaglia di Lepanto (1571) fu l'ultima vera impresa dell'Europa cristiana (un'Europa unita sotto la bandiera del Cristianesimo), anche se questa unità durò poco.
Basti pensare al fatto che essa avesse sì sconfitto i Turchi Ottomani in mare ma non riportò Cipro alla cristianità per le divisioni delle potenze cristiane.
Cipro era stata veneziana ed i Veneziani la rivendicavano.  
Gli altri Stati temevano un rafforzamento della Repubblica di Venezia.
La non riconquista di Cipro fu una macchia nella vittoria e per certi versi certificò la fine della vera "Respublica Christiana" medioevale.
L'idea di un'Europa unita sotto la Croce  lasciò il posto all'Europa degli Stati nazionali, un'Europa in cui l'interesse del singolo prevalse su quello generale.
Se, dopo la vittoria dei Turchi contro i Bizantini a Manzicerta (1071), ci fosse stata l'Europa del XVI secolo (e quella dei secoli successivi), Costantinopoli sarebbe già caduta nel XII secolo.
Questo deve fare riflettere anche noi Europei dei giorni nostri.
Cordiali saluti.


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Ringrazio un caro amico di questa foto.