"Far uccidere un generale nemico simbolo dell'Iran è stata una disastrosa follia che si chiama vendetta ma minacciare di radere al suolo i siti culturali, religiosi ed artistici che sono identità di quel Paese è possibile da parte di chi non sa quel che dice e fa.
Nessuno lo ferma?".
Ora, il "generale simbolo dell'Iran" è stato un terrorista, un persecutore di oppositori e di cristiani.
Fa specie che un esponente della Chiesa cattolica parli in codesto modo di un nemico della cristianità.
A questo punto, serve una riflessione nel mondo cattolico.
Solo un idiota vorrebbe la guerra ad ogni costo.
Purtroppo, per difendersi, bisogna tenere in considerazione anche l'opzione militare.
Il presidente USA Donald Trump ha solo fatto il suo dovere, difendere i soldati americani che stanno cercando di mettere in sicurezza l'Iraq.
Sono stati gli iraniani ad attaccare per primi.
Ora, Trump ha detto che non attaccherà i siti culturali e religiosi dell'Iran, certificando la volontà del presidente americano di non volere fare la guerra.
La guerra non conviene a nessuno.
Con le sue affermazioni, padre Enzo Bianchi ha detto rappresentare una Chiesa che ha scelto l'irenismo, il quale non è la sacrosanta volontà di pace.
Infatti, chi vuole la pace sa che essa potrà esserci solo con la sicurezza.
Non c'è pace senza sicurezza.
L'irenismo, invece, è quel pacifismo astratto ed intriso del pensiero "politicamente corretto", il pensiero che sta uccidendo lentamente la nostra civiltà.
Nel mondo cattolico ci dovrà essere una seria riflessione.
Morris Sonnino-Antonio Gabriele Fucilone
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