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sabato 11 gennaio 2020

La I Guerra Mondiale, la II Guerra Mondiale e l'Istria

Per qualche motivo che mi è oscuro, non riesco ad accedere al blog "Il Gran Candeliere di Antonio Gabriele Fucilone".
Ora, parlo della situazione che ci fu in Istria poco prima della I Guerra Mondiale.
Lo faccio portando all'attenzione questo proclama del 12 novembre del 1866 che fu emanato dall'imperatore dell'Impero Austro-Ungarico Francesco Giuseppe I d'Asburgo:

"Sua Maestà ha espresso il preciso ordine che si agisca in modo deciso contro l'influenza degli elementi italiani ancora presenti in alcune regioni della Corona e, occupando opportunamente i posti degli impiegati pubblici, giudiziari, dei maestri come pure con l’influenza della stampa, si operi nel Tirolo del Sud, in Dalmazia e sul Litorale per la germanizzazione e la slavizzazione di detti territori a seconda delle circostanze, con energia e senza riguardo alcuno. Sua maestà richiama gli uffici centrali al forte dovere di procedere in questo modo a quanto stabilito".

L'intento dell'imperatore (18 agosto 1830-21 settembre 1916) fu quello di sopprimere le comunità italiane del Trentino, dell'Alto Adige, della Venezia Giulia, dell'Istria e della Dalmazia.
Questo avvenne in seguito al passaggio della Lombardia e del Veneto al Regno d'Italia.
L'Impero Austro-Ungarico versava in una situazione di grave crisi.
I nazionalismi al suo interno facevano pressione.
Il famoso colpo di pistola che il 28 giugno 1914 uccise l'arciduca Francesco Ferdinando d'Asburgo, che fece scoppiare la I Guerra Mondiale, fu proprio a Sarajevo, città che faceva parte dell'Impero Austro-Ungarico.
Dunque, quello che accadde in Istria altro non fu che il preludio di quello che sarebbe accaduto in seguito.
Sentendosi minacciato dai nazionalismi ed avendo perso la Lombardia ed il Veneto, l'Impero Austro-Ungarico inasprì le misure contro gli italiani del Trentino, dell'Alto Adige, dell'Istria e della Dalmazia.  
Questo peggiorò la situazione, dato che gli italiani di quelle zone si radicalizzarono.
Per contro l'Italia, nel 1882, formò la Triplice Alleanza con l'Impero Austro-Ungarico e l'Impero Tedesco.
La Triplice Alleanza  avrebbe dovuto essere difensiva ma quando scoppiò la I Guerra Mondiale (nel luglio del 1914) l'Italia non entrò nel conflitto con essa.
La guerra fu dichiarata dall'Impero Austro-Ungarico.
Il 23 maggio 1915, ci fu il colpo di scena: l'Italia entrò in guerra al fianco della Triplice Intesa, l'alleanza formata dal Regno Unito, dalla Francia e dall'Impero Russo.
In cambio dell'accordo con i Paesi della Triplice Intesa, l'Italia avrebbe ottenuto il Trentino, l'Alto Adige, l'Istria e la Dalmazia.
Così, l'Italia entrò nella I Guerra Mondiale e fu tra i vincitori.
L'Istria passò all'Italia e durante il fascismo si cercò di italianizzare la popolazione slava ivi presente.
Questo fu il preludio degli orrori della II Guerra Mondiale che ci sono noti ancora oggi.



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