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mercoledì 29 gennaio 2020

Piano di Trump per il Medio Oriente? Molto bene!

Su "Rights Reporter" vi è un articolo che parla del piano di pace del presidente USA Donald Trump per il Medio Oriente.
Esso è intitolato "Il piano del secolo di Trump è un aut aut ai palestinesi. Prendere o lasciare".
Ne riporto questo stralcio:

"In 50 pagine l’Amministrazione Trump ha rivoluzionato l’approccio al problema palestinese senza però rinunciare, come sembrava all’inizio, alla soluzione a due Stati.

Per usare le parole di Lion Udler, uno dei pochissimi giornalisti israeliani veramente competente e profondo conoscitore del “sistema Israele”, il “piano del secolo è veramente geniale”.

Scrive Udler sulla sua pagina Facebook: «a differenza di altre proposte questa risulta essere l’unica che non conviene non accettare semplicemente perché è come un treno che parte oggi e si ferma tra 4 anni. I due passeggeri hanno delle scelte che possono prendere o lasciare senza dipendere uno dall’altro. Se dici a una cosa di no la perdi mentre l’altro passeggero se dice di sì guadagna». Continua Udler: «faccio un solo esempio, se Israele dice di sì, può ottenere subito la sovranità sulla Valle del Giordano e su 150 comunità ebraiche in Giudea e Samaria senza dipendere da quello che scelgono gli arabi, se gli arabi dicono di sì, ottengono subito 50 miliardi di dollari e territori nel Negev per compensare i territori in Giudea e Samaria»".

Sono perfettamente d'accordo.
Ora, il piano mi pare ragionevole.
Se fosse implementato, gli arabi avrebbero una loro realtà territoriale ed un congruo finanziamento e la sicurezza di Israele sarebbe garantita.
Inoltre, Gerusalemme sarebbe riconosciuta come la capitale di Israele.
Il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen (nella foto) darà parere favorevole.
Un piano del genere farà sì che Abu Mazen giochi a carte scoperte e dica ciò che vuole veramente.
Infatti, il piano prevede uno Stato arabo con compensazioni territoriali nel Negev.
Dunque, se gli Arabi vogliono uno Stato lo avranno.
Basta solo che accettino il piano.
Quanto a Gerusalemme, se il piano fosse implementato da tutte le parti in causa, lo Status Quo resterebbe in vigore per ciò che concerne il Monte del Tempio.
La città resterebbe capitale indivisa dello Stato di Israele mentre lo Stato arabo avrebbe come capitale Gerusalemme est, l'insieme di aree a est e a nord della barriera di sicurezza esistente, tra cui Kafr Aqab, la parte orientale di Shuafat e Abu Dis, e potrebbe essere chiamata Al Quds o con un altro nome che vorranno attribuirle  gli arabi.
Cosa faranno Abu Mazen e soci?
Accetteranno senza riserve o creeranno problemi.
Se Abu Mazen e socio accettassero il piano, la pace sarebbe cosa fatta e gli Arabi avrebbero un loro Stato.
Se Abu Mazen e soci rifiutassero l'offerta, gli Arabi non avrebbero né i soldi né un loro Stato e non ci sarebbe la pace.
Abu Mazen sarebbe responsabile della pace mancata e non avrebbe il suo Stato. 

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