La "Plastic Tax" e "Sugar Tax", due disgrazie

Su "La Voce di Mantova", vi è un articolo redatto da Matteo Vincenzi che è intitolato "Plastic e Sugar Tax, sciagure per le imprese e per chi vi lavora",

Ne riporto questo stralcio:

"Capitolo centrale alla legge di bilancio votata da Pd e 5 Stelle sono le nuove tasse: dalla “plastic tax” alla “sugar tax” sono stati i provvedimenti che hanno acceso maggiormente il dibattito politico nel corso delle ultime settimane. La nuova tassa sui prodotti di plastica monouso e sugli imballaggi alla fine è scesa a 45 centesimi al chilo, mentre l’aliquota maggiorata per le bevande che contengono zucchero entrerà in vigore a ottobre. Un parziale dietrofront probabilmente per tamponare la rabbia degli imprenditori dell’Emilia Romagna (principale distretto dell’imballaggio in Italia con le sue 228 imprese e quasi 17mila occupati) a poche settimane dal voto per le regionali, ma che non mette i lavoratori al riparo da possibili ripercussioni. Anche in Lombardia il mondo delle imprese guarda con preoccupazione la tassa sugli imballaggi in plastica, settore che conta circa un terzo del suo giro d’affari. Nel Mantovano, ad accendere i riflettori sulla questione erano stati i vertici aziendali della Sirap Gema, realtà insediata a Castelbelforte sin dall’inizio degli anni ‘80 che in totale dà occupazione a 150 persone dove vengono realizzate vaschette in polistirolo espanso per la grande distribuzione e l’industria che lo scorso 5 dicembre aveva deciso di fermare la produzione per un’ora in segno di protesta contro questa nuova tassa, aderendo così all’iniziativa promossa da Unionplast/Federazione Gomma Plastica".

Mi pare inutile dire che tasse come la "Sugar Tax" e la "Plastic Tax" altro non faranno che acuire la crisi delle nostre aziende.

Questo è un dato di fatto.

Certo, il parziale dietrofront della maggioranza è dovuto alla questione delle elezioni in Emilia-Romagna, ove il risultato è dato in bilico dai sondaggi.

In queste elezioni, che avranno luogo il 26 gennaio, il centrosinistra rischia veramente di perdere una sua roccaforte storica. 

I sondaggi danno un testa a testa tra il presidente uscente Stefano Bonaccini e la candidata di centrodestra Lucia Borgonzoni. 

Una sconfitta del centrosinistra in Emilia-Romagna rischierebbe di rendere meno stabile il Governo.

Tuttavia, la situazione non cambia.

Nonostante la riduzione, quelle tasse faranno danni.

Creeranno un circolo vizioso,  poiché colpiranno sia le aziende che operano nel settore della plastica e in quello alimentare, sia i loro dipendenti, sia i consumatori.

Questo farà crollare i consumi.

La disoccupazione salirà.

Forse, i cittadini emiliani e romagnoli faranno bene a stare bene attenti quando voteranno.

Se votassero Bonaccini, voterebbero anche coloro che stanno distruggendo molte delle imprese nel territorio della loro regione, le quali trattano proprio la plastica. 

Il loro voto sarà molto importante perché la competizione elettorale non riguarderà solo la politica della loro regione ma anche quella italiana.