Emilia Romagna, concordo con Capezzone

Sono d'accordo con quanto scritto nel suo "tweet" da Daniele Capezzone in merito alle elezioni che si stanno svolgendo in Emilia-Romagna.

Il fatto che la partita elettorale sia aperta in una regione che da sempre è stata una roccaforte della sinistra, una regione in cui il centrodestra non ha mai vinto ed è sempre stato sconfitto in partenza, è una novità.
Io abito in Provincia di Mantova, una provincia della Lombardia che però è molto all'Emilia-Romagna, con la quale confina.
Infatti, Mantova dista solo 60,7 Km da Parma, 60,4 Km da Reggio Emilia e 75,7 Km da Modena.
Quindi, conosco abbastanza bene il sistema dell'Emilia Romagna, con il quale quello mantovano è affine.
La sinistra ha sempre avuto potere attraverso il mondo delle cooperative e dei sindacati.
Per esempio, qui nel Mantovano, come nel Modenese, vi erano le mondine (le braccianti che andavano a lavorare nei campi di riso) le quali avevano le cape che erano legate a doppio filo con i sindacati.
Chi aveva la tessera sindacale si trovava in una situazione di vantaggio.
Per esempio, il bracciante tesserato veniva mandato da un proprietario terriero più accomodante.
Questo mi è stato raccontato dalla gente del posto.

Dunque, il fatto che oggi in una regione come l'Emilia-Romagna la partita sia aperta la dice lunga su molte cose.

Evidentemente, tanta gente si è stancata di avere a che fare con un partito che non rappresenta una politica che sta distruggendo i ceti produttivi.

Ricordo che il Partito Democratico (il partito che governa l'Emilia-Romagna) è al governo del nostro Paese dal 2011, salvo la breve parentesi del governo giallo-verde, il governo Lega-Movimento 5 Stelle. 

Il Partito Democratico sostiene le politiche che stanno distruggendo il nostro Paese. 

Basti pensare a certe politiche europee che penalizzano i nostri prodotto agroalimentari, come il formaggio Parmigiano-Reggiano, prodotto emiliano e in parte mantovano.

Infatti, quel formaggio è prodotto anche nel sud della Provincia di Mantova. 

Qui nel Mantovano, Comuni da sempre di sinistra, come Roncoferraro (ove abito) e Pegognaga, oggi hanno sindaci di centrodestra.

Anche in Emilia-Romagna, città come Ferrara e Forlì sono in mano al centrodestra.

Dunque, il presidente uscente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini potrebbe anche vincere ma se vincesse con uno scarto minimo sulla sfidante di centrodestra Lucia Borgonzoni e solo per effetto del voto disgiunto, per la sinistra sarebbe già una mezza sconfitta.

Se poi Lucia Borgonzoni vincesse, la sinistra sarebbe annientata. 

Si prepara notte incertissima. L’affluenza può significare avviso di sfratto al governo (speranza a destra) o sollevazione contro il nemico alle porte (speranza a sinistra). Certo, già il fatto che in #EmiliaRomagna esito sia aperto è clamoroso. Ultime 3 vittorie Pd: 62%,52%,49%.

— Daniele Capezzone (@Capezzone) January 26, 2020