Un articolo a firma di Matteo Vincenzi su "La Voce di Mantova" parla della questione delle nomine del Consiglio di amministrazione della Fondazione "Antonio Nuvolari", la quale amministra l'omonimo Istituto Geriatrico.
Riguardo alla questione delle nomine che sono venute con la nuova amministrazione comunale del sindaco Sergio Rossi, vi sono state delle discussioni.
Personalmente, io non vedo alcuno strappo istituzionale.
Ora, nel Consiglio comunale di Roncoferraro vi sono due gruppi di minoranza.
Come rappresentante della minoranza è stato scelto Paolo Braganza, del Partito Democratico.
Io non ci vedo niente di strano.
Braganza è stato proposto e nella rosa dei nomi proposti dalla minoranza è stato ritenuto quello più idoneo.
Onestamente, e con tutto il rispetto per le persone, non riesco a capire certe discussioni.
Nel maggio dell'anno scorso, l'amministrazione comunale di Roncoferraro è cambiata.
Con essa, doveva cambiare anche il Consiglio di amministrazione della Fondazione "Antonio Nuvolari".
Nelle precedenti amministrazioni poteva capitare che qualche nome fosse bocciato.
L'articolo di Vincenzi riporta il tutto.
Dunque, non si capisce il senso di certe discussioni.
La rappresentanza della minoranza nel Consiglio di amministrazione della Fondazione "Antonio Nuvolari" c'è.
Bisogna tenere conto del fatto che i gruppi di minoranza siano due.
Infatti, vi sono il gruppo civico "Futuro in Comune" dell'ex-sindaco Federico Baruffaldi e quello del Partito Democratico dell'ex-sindaco Candido Roveda.
Se il gruppo di minoranza fosse stato uno solo, sarebbe stato tutto più facile.
Cercare di dare rappresentanza a tutti nell'ambito delle istituzioni può essere certamente arduo e non è detto che tutti possano essere accontentati.
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