vi invito a leggere questa nota dell'amico Vito Schepisi:
"Tre domande da 100 milioni di Euro
Ci sono dei momenti in cui anche il più imbecille degli uomini capisce che non è il momento di tirare troppo la corda.
Non è così per l'eurodeputato del PD, ed ex ministro dell'integrazione con il Governo Letta, Cecile Kyenge.
Commentando i fatti terribili di Nizza, l'ex ministro ha detto:
- "Qui c'è fondamentalismo islamista, non vuol dire che tutto l'Islam è malato. Se sbagliamo il nemico potrebbe essere fatale”;
- "La Francia è uno dei paesi più colpiti, ma chiediamoci anche la Francia quale politica di integrazione sia stata fatta”;
- "Le persone implicate in questi attentati sono nate in Francia. Bisogna interrogarsi sulle politiche dell'integrazione”.
Parlando di imbecilli, mi sembra anche pertinente che tutti i diversamente integrati con il loro cervello possano pensare che ciò che è accaduto in Francia negli ultimi due anni sia dovuto agli errori dei francesi nel scegliersi il nemico.
Qualcuno, però, faccia osservare alla Kyenge che se io andassi a vivere in Congo sarebbe utile che mi integrassi alle usanze ed al sistema di vita di quel paese, così se un tunisino venisse in Francia o in Italia sarebbe opportuno che fosse lui ad integrarsi con le nostre tradizioni ed il nostro stile di vita.
E poi le 3 domande da 100 milioni di Euro:
1) non ha mai avuto la percezione che l'integrazione richieda la volontà di chi deve integrarsi?
2) e che succede se questa volontà non c'è?
3) posso cacciarlo a calci in culo verso casa sua?".
Ringrazio Vito dello spunto.
Anche io porrei queste tre domande alla signora Kyenge.
Cordiali saluti.
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