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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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giovedì 28 luglio 2016

Il mondo cattolico è a disagio!

Cari amici ed amiche,

vi invito a leggere un articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Ora la linea morbida mette a disagio il mondo cattolico".

Dell'articolo, scritto da Stefano Zurlo, io riporto questo stralcio:

"La parola disagio stava già stretta prima. Figurarsi oggi dopo la mattanza in una chiesetta della Normandia. Una parte del mondo cattolico fatica a riconoscersi nelle perifrasi delle gerarchie, nel pastoralismo di tante prediche, nel buonismo spalmato sui massacri sempre più frequenti.
Non si tratta di iscriversi al partito degli anti Bergoglio, formuletta frusta e un po' semplicistica, e però diverse voci segnalano un malessere crescente dentro il corpo, vasto e trasversale, della Chiesa italiana che troppo spesso usa un linguaggio politicamente corretto, inadeguato davanti ai drammi della nostra epoca. «La Chiesa - punge Sandro Magister, storico vaticanista dell'Espresso e autore di un blog, Settimo cielo, molto seguito - ha il dovere della verità e invece continua a non chiamare le cose con il loro nome. Nessuno che ai piani alti della Cei metta il terrorismo in relazione con l'Islam. Si utilizzano giri di parole per non dire quel che il fedele vorrebbe sentire. Nessuno che alzi il velo della reticenza: il terrore non è figlio della povertà o della mancata integrazione. In Germania l'integrazione era andata avanti, ma è successo quel che è successo e invece tutti, anche i vescovi, se la cavano parlando di follia, di psichiatria, di emarginazione. La Chiesa - conclude Magister - dovrebbe tornare a Ratzinger e ai suoi ragionamenti sul rapporto fra cristianesimo e illuminismo. Benedetto sosteneva che il cristianesimo ha avuto benefici dall'incontro, pure aspro, con l' illuminismo mentre l'Islam questo confronto non l'ha neanche iniziato. Ma la lezione di Ratzinger è stata oscurata».".

Come ho scritto ieri, è stato ucciso  un semplice parroco di Rouen e non un grande politico o comunque un personaggio in vista.
Che interessi particolari aveva il povero padre Jacques Hamel, per essere stato ammazzato dai terroristi islamici?
Padre Hamel non era ricco né muoveva particolari interessi.
Questo dimostra che questa è una guerra di religione.
Non possiamo nasconderci dietro al dito del buonismo.
C'è gente che ci odia ed odia la nostra cultura ed i nostri valori.
Noi non possiamo più negarlo.
Negare ciò significa fare un danno a noi stessi.
Noi cattolici siamo a disagio di fronte a queste prese di posizione.
Cordiali saluti.



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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.