Una riflessione presa da "Ribellione Nazionale"

Cari amici ed amiche,

prendo un pezzo dell'articolo del blog "Ribellione Nazionale"  che è intitolato "Francia. Scontri tra bande di monoteisti".
Dell'articolo, prendo questo spunto:

"Tutte le smancerie, gli affettuosi ammiccamenti, le strizzatine d'occhio di questo tizio argentino di nome Bergoglio che fa il papa a Roma non sono serviti a mettere al riparo un vecchio prete di campagna dalla lama di giovani rampanti islamici. Del resto lo sappiamo, i musulmani un "Allah akbar" non lo negano a nessuno. Ma il papocchio si era montato la testa".

Sono cattolico e rispetto Papa Francesco ma non condivido la sua idea secondo cui questa non sarebbe una guerra di religione.
Questa è una guerra di religione a tutti gli effetti.
Del resto, non si può dialogare con tutti.
Coloro che uccidono in nome dell'Ebraismo o del Cristianesimo vengono condannati dalle comunità ebraiche e cristiane.
Coloro che uccidono in nome dell'Islam, invece, non ricevono mai una chiara condanna da parte delle comunità islamiche.
Tra queste ultime si riscontra una certa omertà.
Quindi, chiamiamo le cose con i loro nomi.
Cordiali saluti.