Erdogan vuole dettare legge in Europa

Cari amici ed amiche,

vi invito a leggere con attenzione l'articolo scritto da Alessandro Ronga sul blog gli "Occhi della guerra", un blog de "Il Giornale".


Presumibilmente nel 2024 l’Unione Europea tornerà ad avere ventotto membri: a prendere il posto del fuoriuscito Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord sarà l’Albania, che con circa il 60 per cento circa di cittadini di credo musulmano diverrà il primo Paese a maggioranza islamica a far parte dell’Unione Europea. Ma proprio per via di ciò, questo lembo di Balcani meridionali è oggetto di attenzione da parte della Turchia, specie da quando, ormai più di dieci anni or sono, Recep Tayyip Erdogan ha impostato la sua politica estera in senso neo-ottomanista, con l’obiettivo di creare una zona d’influenza di Ankara sui territori nei secoli scorsi parte dell’Impero ottomano. "Consideriamo l’Albania e tutti i Balcani come una nostra inseparabile parte" dichiarò lo stesso presidente turco alla folla che nel maggio dello scorso anno a Preza, nei dintorni di Tirana, lo accolse festante in occasione della riapertura della locale moschea, restaurata con denaro turco. Sarà stato un caso? Io penso di no e credo che siano in tanti a pensarla così.

La frase non è stata di circostanza, perché dopo il Medio Oriente e il Nord Africa, ora Ankara guarda appunto, con molto interesse, a quell'Europa balcanica di credo musulmano.

Comunità musulmane e legate al mondo ottomano sono presenti anche in Bosnia Erzegovina, in Serbia, in Kosovo, in Montenegro, in Macedonia, in Bulgaria, in Grecia e persino in Croazia.

Il Kosovo si sta islamizzando sempre di più.

Le chiese ortodosse serbe sono sempre più in pericolo e minacciate dai nazionalisti albanesi di fede islamica.

Ora, la Turchia guarda a queste comunità per potersi creare un'area di influenza proprio nei Balcani.

Quell'area è alquanto vasta.

Così, la Turchia potrà pesare sull'Europa.

Io penso che sia arrivata l'ora di svegliarsi.

Cordiali saluti.