Cari amici ed amiche,
leggete queste parole che il giornalista Enrico Mentana ha messo sulla sua pagina di Facebook:
"Andare a sgozzare un anziano prete in una chiesa cattolica francese in nome dell'Isis. I due terroristi hanno compiuto un'azione che ha significati simbolici chiari. Si completa il quadro degli attacchi in Europa: un giornale satirico, un supermercato di cibi ebraici, uno stadio di calcio, un teatro di musica giovanile, un caffè, un aeroporto, una stazione del metrò, un treno, una festa di piazza, un festival di musica, e ora una chiesa. Parlare di isolati, di disperati, di emuli non ha senso: nessuno ha mai imitato l'attentato precedente".
Concordo pienamente.
Quanto accaduto oggi a Rouen altro non è che l'ultimo fatto di una serie di fatti non meno gravi.
Questa è a tutti gli effetti una guerra, una guerra dichiarata contro di noi, contro i nostri valori e contro il nostro modo di vivere da persone che dicono di essersi integrate nella nostra società ma che in realtà la rifiutano, riconoscendosi in un'entità politica che non ha un territorio preciso, l'Isis.
Questa entità si rifà ad una religione, l'Islam più fondamentalista.
Questo deve essere capito da tutti.
Questa gente ci vuole morti e noi dobbiamo reagire.
Non possiamo più fare finta di niente.
Cordiali saluti.
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