Cari amici ed amiche,
come riporta "Il Giornale", dei "profughi" provenienti dal Pakistan sono stati accolti a Torre del Lago (in Provincia di Lucca) hanno deciso di scioperare.
Il motivo?
Il motivo è il fatto che essi si sentano infastiditi dalla presenza dei simboli cattolici nel locale camposanto, presso cui sono stati mandati a lavorare.
Ora, io vorrei ricordare i tanti connazionali che (come me) non hanno lavoro.
Vorrei ricordare i connazionali emigrati all'estero che fanno anche lavori di bassa qualifica.
A questi "signori" che sono arrivati qui da noi clandestinamente non piace il lavoro che è stato a loro offerto?
Bene, se ne possono andare da un'altra parte!
Inoltre, il termine "profugo" è molto abusato.
Per profugo si intende una persona che scappa da guerre e persecuzioni.
Mi risulta che tanta parte della gente che viene qui illegalmente non provenga da Paesi in queste condizioni.
Chi è capace di intendere...intenda.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Come fa sapere che tra di essi non ci siano, almeno in parte, dei veri profughi? E se ci sono (e sicuramente ci sono: è statistica), come ci si comporta verso di essi nel mentre degli accertamenti?
RispondiEliminaEcco, additare un gruppo senza distinzioni è pericoloso, poiché viene il gruppo stesso declinato in accezione negativa. E così accade che poi oggetto di offese può essere un vero profugo, così come accaduto a fermo, ove una profuga, dopo mille drammi, è stata chiamata 'scimmia africana' da chi ha fatto come lei e cioè considerandola tout court una clandestina. Quello che poi è successo è noto a tutti.
Io le chiedo: quando un barcone arriva, come dovremmo comportarci nel mentre si accerta chi è profugo e chi no? Trattiamo tutto il gruppo da clandestino oppure da profugo?
Questi sono problemi concreti a cui occorre dare una risposta e non si può parlare in generale parlando di accoglienza o di respingimento tout court.
Insomma, il gruppo da lei citato, merita un trattamento da profugo o da clandestino?
Io sono di questa idea: chi vuole entrare qui in Italia e non si fa identificare deve essere respinto.
RispondiEliminaNegli altri Paesi si fa così.
Punto