do una mano ad una mia carissima amica di Viterbo.
Ella lavora nell'Agriturismo "I Giardini di Ararat" , il quale si trova a Bagnaia, in Provincia di Viterbo.
L'Agriturismo "I Giardini di Ararat" è un agriturismo immerso nel panorama dei Monti Cimini, un sistema montuoso di origine vulcanica dell'alto Lazio che ha al suo interno la caldera del Lago di Vico.
L'agriturismo in questione abbraccia la filosofia della locanda come luogo di incontro delle tradizioni e dei costumi del territorio, il cui fulcro verte nell’enogastronomia locale.
La Tuscia è terra ricca di storia e di cultura.
Pensiamo agli Etruschi o al fatto che Viterbo sia stata la città dei Papi.
E’ proprio questo l’approccio adottato dall’azienda agricola e dalla chef Laura Belli che propone menù nel rispetto dei principi dello "Slow Food", della stagionalità degli ingredienti usati e della natura circostante.
Gli ingredienti utilizzati nel ristorante provengono infatti dalla fattoria stessa o da produttori della Tuscia per una cucina veramente a chilometro ed impatto ambientale zero.
Gli ingredienti utilizzati nel ristorante provengono infatti dalla fattoria stessa o da produttori della Tuscia per una cucina veramente a chilometro ed impatto ambientale zero.
Si sa, i terreni di origini vulcanica sono molto ricchi di sali minerali ed i prodotti che danno sono notoriamente di qualità eccellente.
L'agriturismo ha anche una fattoria didattica.
Questo è importante poiché serve a trasmettere la cultura del luogo attraverso il cibo.
Io, che faccio parte del Comitato Manifestazioni Roncoferraro, so che il cibo è cultura,
Qui a Roncoferraro, in Provincia di Mantova, vi sono il riso, il pesce di acqua dolce e la carne di maiale, oltre al vino Lambrusco, a rappresentare degnamente la cultura del posto.
Nel Lazio vi sono le paste (tra cui le famose umbrichelle, detti anche pici in Toscana, che io ho avuto occasione di assaggiare), le carni di arrostite di maiale e di ovino, la selvaggina, i formaggi di latte di pecora ed i vini, come il vino dei Castelli Romani, oltre al pesce di mare e di lago e ad ottime verdure.
Se non si difendono le tradizioni (anche culinarie) non si difende la propria storia.
Se non si difende la propria storia non si può nemmeno avere futuro.
Spero di un giorno di potere capitare a Bagnaia e di potere recensire i piatti dell'Agriturismo "I Giardini di Ararat".
Intanto, metterò il suo sito tra i "link preferiti" su codesto blog.
Cordiali saluti.
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