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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 28 luglio 2016

Accettiamo il fatto di essere in guerra



Cari amici ed amiche,

su "Panorama" vi è un articolo di Vittorio Emanuele Parsi che parla del terrorismo.
L'articolo è della copertina della succitata rivista.
Vi riporto questo stralcio interessante:

"Invece noi non vogliamo né cerchiamo rifugi, rimozioni o santuari: noi vogliamo combattere per i nostri valori in cui crediamo e ai quali non vogliamo e non possiamo rinunciare, perché fanno parte di noi, perché ci costituiscono.
Noi vogliamo che sia chiaro che non ci deve essere nessuna tolleranza per gli intolleranti, che la libertà non è riservata ai nemici della libertà e che siamo non disposti a cedere neanche di una spanna della nostra identità nel nome del multiculturalismo che è fallito sotto tutti i punti di vista.
Vogliamo l'integrazione,  certo,  ma sulla base di valori che definiscono la comunità politica in cui viviamo e non sulla base di compromessi peggiorativi.
L'identità laica e repubblicana è per definizione aperta e rispettosa di chi voglia professare qualunque fede religiosa o nessuna fede religiosa".

Queste parole racchiudono il succo del discorso.
In nome dell'"integrazione" si è rinunciato a quei valori che hanno fondato la nostra civiltà.
Il risultato è il terrorismo di oggi.
Certe comunità non si integrano neppure con dei compromessi.
Anzi, l'assenza di valori ed il nichilismo hanno fatto sì che il fondamentalismo religioso prendesse piede.
Questo fu detto anche da San Giovanni Paolo II Papa, all'indomani dell'approvazione della Costituzione Europea, la quale non annoverava il riferimento alle radici giudaico-cristiane dell'Europa.
Noi non dobbiamo (assolutamente) rinunciare ai nostri valori.
In Occidente c'è posto per tutti ma non c'è spazio per l'islamismo politico, quell'islamismo che punta a distruggere ciò che siamo noi.
Se a qualcuno non sta bene se ne può anche andare.
Noi dobbiamo accettare il fatto di essere in guerra e reagire.
Cordiali saluti.


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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.