Cari amici ed amiche,
ringrazio l'amico Aurelio Giorgianni (palermitano d.o.c.) della foto di una delle chiese più importanti della sua città, la chiesa della Martorana.
Ora, con i palermitani ho a che fare.
La mia "vice" su questo blog, Stephanie Caracciolo, è di origini palermitane.
Palermitano è anche Angelo Fazio.
In Sicilia, Palermo rivaleggia con un'altra città: Catania.
Ho a che fare anche con qualche catanese, come l'amico Vittorio Leo, che è portavoce delle Sentinelle in Piedi a Catania. Seguo molto quello che egli fa e merita i miei complimenti.
Delle Sentinelle in Piedi parlerò in seguito.
Ora, tra Palermo e Catania vi è una sorta di rivalità.
Io sono di origini messinesi e i miei cugini in Sicilia mi hanno più volte parlato dei palermitani e dei catanesi.
Per esempio, dei palermitani, mi hanno detto che sono gente più chiusa di quanto non lo siano messinesi e catanesi.
In realtà, questa rivalità tra Palermo e Catania è dovuta alla storia.
Palermo fu capitale del Regno di Sicilia dal 1130 al 1266 e dal 1401 al 1816.
A Palermo sono sepolti personaggi come l'imperatore Federico II di Svevia.
Nel XIX secolo, a Palermo vi fu il focus dell'indipendentismo siciliano contro i Borboni.
Se, nell'immaginario collettivo, Palermo è una città "imperiale", Catania, invece, è una "città popolare e borghese".
Anch'essa in passato fu capitale del Regno di Sicilia dal 1281 al 1401.
A Catania fu sempre molto importante il commercio.
Nel XIX secolo a Catania, come a Messina, vi fu una borghesia filo-borbonica, che dai Borboni ebbe tanti benefici.
Palermo fu la città della Scuola Siciliana di Federico II di Svevia.
Catania fu la città di Giovanni Verga e dei suoi personaggi legati alla cultura popolare.
Oggi, Catania è il massimo centro del "Sistema lineare della Sicilia Orientale"
Da qui parte questo "dualismo" tra Palermo e Catania, due città comunque importanti e con una grande storia dietro.
I monumenti che hanno lo dimostrano.
Spero di visitarle entrambe.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
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