Donald Trump è il candidato presidente del Grand Old Party.
Egli ha accettato la nomination dicendo:
Trump ha annunciato il blocco dell'immigrazione da Paesi a rischio terrorismo, la lotta ad una povertà che aumenta (citando un deficit commerciale di 800 miliardi di dollari) e la riduzione delle tasse.
Ha annunciato anche un giro di vite contro l'immigrazione clandestina.
Il tycoon parla poi di politica estera. "Abbiamo subito troppe umiliazioni", dice sconsolato, ricordando l'accordo con l'Iran come uno dei peggiori della storia. Poi, egli parla anche di Siria, Libia e altri dossier "caldi". Al centro del problema c'è lei, Hillary Clinton. "Esaminiamo il suo cv - osserva Trump -. Nel 2009 l'Isis non esisteva sulle carte geografiche, la Libia era stabile, l'Egitto in pace, la Siria sotto controllo. Oggi cosa abbiamo?". Ed elenca i disastri, con guerre, distruzioni e instabilità sempre più diffusa. "L'eredità lasciata da Hillary Clinton è questa: "Morti, distruzione, terrorismo e debolezza".
Effettivamente, Trump ha detto una cosa vera.
Egli ha anche rinnovato l'amicizia con Israele, nominando come candidato vice-presidente il governatore dell'Indiana Mike Pence, un grande sostenitore dello Stato ebraico.
Per lui c'è stata una vera standing ovation ma nel Grand Old Party egli non riscuote tutte le simpatie.
Il senatore Ted Cruz ha detto che non gli darà l'endorsement, come anche i Bush.
Solo il Cielo sa come andrà a finire, anche perché Hillary Clinton non convince.
Visto e considerato, per cambiare gli USA, si sostenga Donald Trump.
Visto e considerato, per cambiare gli USA, si sostenga Donald Trump.
Cordiali saluti.
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