Papa Francesco si è recato al campo di concentramento di Auschwitz.
Passando sotto la porta del lager nazista, quella con la scritta "Arbeit Macht Frei", il Papa si è fermato sulla piazza dell'appello e qui è rimasto per diversi minuti, pregando in silenzio.
Qui avvenivano le impiccagioni dei prigionieri. Poco distante il muro della morte, dove si eseguivano le fucilazioni.
Il Papa è stato per un quarto d'ora in silenzio, con le mani giunte e occhi semichiusi e poi ha baciato un palo della forca con la quale si eseguivano impiccagioni. In seguito, il Pontefice è salito su un piccolo kart che lo ha accompagnato al Blocco 11, per visitare le camerate dove i prigionieri erano detenuti e incontrare i sopravvissuti a quegli orrori che i nazisti perpetrarono.
Poi, sul libro d'onore, egli ha scritto:
"Signore abbi pietà del tuo popolo, Signore perdona per tanta crudeltà".
Il Papa ha fatto benissimo a scrivere queste parole.
Il Papa è stato per un quarto d'ora in silenzio, con le mani giunte e occhi semichiusi e poi ha baciato un palo della forca con la quale si eseguivano impiccagioni. In seguito, il Pontefice è salito su un piccolo kart che lo ha accompagnato al Blocco 11, per visitare le camerate dove i prigionieri erano detenuti e incontrare i sopravvissuti a quegli orrori che i nazisti perpetrarono.
Poi, sul libro d'onore, egli ha scritto:
"Signore abbi pietà del tuo popolo, Signore perdona per tanta crudeltà".
Certo, il perdono dovrebbe essere cercato anche da chi ha commesso quei crimini atroci.
Oltretutto, questi crimini si stanno ripetendo anche oggi, anche a danno di molti cristiani.
Noi no possiamo ignorare queste cose.
Cordiali saluti.
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