24 luglio 2016 XVII Domenica T.O./C dal Vangelo di Luca (Lc 11, 1-13)
«Chiedete e vi sarà dato»
Il Vangelo di questa Domenica ci offre una catechesi di Gesù sulla preghiera suddivisa in tre momenti. Nel primo, Gesù insegna ai discepoli a pregare il Padre nostro che diventerà, nella versione di Matteo, la preghiera per eccellenza della Chiesa e di ogni singolo cristiano.
Nel Padre nostro Gesù ci insegna a chiedere al Padre ciò che è essenziale alla nostra vita spirituale: la santificazione, la comunione in Cristo, l’obbedienza della fede, il Pane di vita eterna, il perdono dei peccati, la grazia per affrontare le tentazioni e la libertà dalle suggestioni del maligno. Nel secondo momento della Sua catechesi Gesù insegna ai Suoi discepoli la necessità di pregare incessantemente, insistentemente, con perseveranza, «Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto». Ma noi abbiamo sempre fretta e non conosciamo la pazienza dell’Eterno. E così nella fretta perdiamo «lo spirito della santa orazione», come la chiamava san Francesco d’Assisi. Nel terzo momento della Sua catechesi infine Gesù ci insegna che cosa dobbiamo chiedere a Dio: «lo Spirito Santo». Come a Marta nel Vangelo di Domenica scorsa Gesù dice a ciascuno di noi oggi «Fratello, sorella, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Chi prega ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta» perché chi prega riceve lo Spirito Santo e lo Spirito Santo è per il cristiano “caparra” di vita eterna.
Nel Padre nostro Gesù ci insegna a chiedere al Padre ciò che è essenziale alla nostra vita spirituale: la santificazione, la comunione in Cristo, l’obbedienza della fede, il Pane di vita eterna, il perdono dei peccati, la grazia per affrontare le tentazioni e la libertà dalle suggestioni del maligno. Nel secondo momento della Sua catechesi Gesù insegna ai Suoi discepoli la necessità di pregare incessantemente, insistentemente, con perseveranza, «Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto». Ma noi abbiamo sempre fretta e non conosciamo la pazienza dell’Eterno. E così nella fretta perdiamo «lo spirito della santa orazione», come la chiamava san Francesco d’Assisi. Nel terzo momento della Sua catechesi infine Gesù ci insegna che cosa dobbiamo chiedere a Dio: «lo Spirito Santo». Come a Marta nel Vangelo di Domenica scorsa Gesù dice a ciascuno di noi oggi «Fratello, sorella, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Chi prega ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta» perché chi prega riceve lo Spirito Santo e lo Spirito Santo è per il cristiano “caparra” di vita eterna.
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