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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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giovedì 21 luglio 2016

Golpe in Turchia, adesso si dà la colpa ad Israele

Cari amici ed amiche,

sul sito "Rinascita" si dà la colpa ad Israele per il golpe in Turchia.
Siamo alle solite.
Dell'articolo riporto questo stralcio:

"Erdogan si schiera con Putin
Tutto questo è stato dichiaratamente rimosso o rinnegato dal capo di stato turco: a marzo appunto l’accordo con l’UE, indubbiamente proficuo per Ankara; a giugno Erdogan ha chiesto scusa a Putin per l’aereo abbattuto; il suo primo ministro Binali Yildirim annunciava intanto la volontà di allacciare rapporti di cooperazione con l’Iraq, l’Iran e persino la Siria di Assad, ponendo così fine all’alleanza pro-Isis di Ankara con il Qatar, l’Arabia saudita e Israele. Anche con quest’ultimo Yildrim ha dichiarato di volere un accordo, ma ritirando il suo sostegno all’Isis e comunque mantenendo le distanze da Tel Aviv sulla questione curda. Mai Erdogan cederà su questo punto: nell’estate del 2014, mentre Netanyahu dichiarava secondo tradizione israeliana, il suo sostegno al Curdistan indipendente (fonte tra le tante, Rainews24), il presidente turco sfilava tra due ali di folla in un villaggio della Turchia orientale, a fianco di un rappresentante locale dei curdi. Un successo, ma dentro una idea di stato unitario. Nulla dunque a che vedere col Pkk, a cui non a caso è stato attribuito un sanguinoso attentato contro una decina di soldati di Ankara nel giugno scorso. Così come non a caso, al rientro all’aereoporto Ataturk. Erdogan ha ribadito davanti ai suoi seguaci, il suo quadruplice motto che esclude ogni “particolarismo” curdo: “una nazione, una bandiera, una patria, uno stato”.
Dentro questi vecchi ma anche nuovi confini, chi può avere avuto interesse a tentare un golpe? A Israele, se Erdogan manterrà la parola su Assad, non resterà in mano nulla. Ma all’esterno ci sono tanti altri amici di Netanyahu e nemici di Putin, di Assad, dell’Iran: ed ecco che spunta fuori il nome di Hillary Rodham Clinton, non solo perché notoriamente proisraeliana fino al punto di baciare sulla bocca Sarkozy durante la guerra di Libia, ma anche per la specifica notizia che Fetullah Gulen è stato un suo sostenitore nelle primarie, e tale resterà nelle presidenziali di novembre. Un milione di dollari in favore della signora Rodham, che vanno ad aggiungersi ad altri fondi sostanziosi, tra cui quelli di George Soros.
Chi è Gulen? E ovviamente un turco, anche lui islamico, ma è un nemico acerrimo di Erdogan, esule in Pennsylvania dal 1999: e la Pennsylvania è esattamente lo Stato USA citato dal presidente nello stesso discorso del 16 luglio all’aereoporto di Ataturk, come il luogo dei mandanti del golpe. Da cui la sua richiesta di estradizione a Washington."
.

Come si possono scrivere tante falsità in un solo colpo?
Israele combatte contro l'Isis mentre proprio la Turchia di Erdogan ha più volte intrattenuto rapporti ambigui con il califfato.
Israele è stato più volte minacciato dall'Isis.
Quindi, non si scrivano delle falsità.
Ogni volta che accade qualcosa di brutto si lanciano accuse contro Israele.
Siamo sempre di fronte al solito pregiudizio contro Israele e gli ebrei.
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.