lo dico apertamente: questa svolta "pacifista" di una parte della Chiesa non mi piace.
Lo dico da cattolico praticante e non pochi sono i preti ed i fedeli laici che la pensano come me.
Dialogo e concordia fanno parte della nostra cultura, la cultura di noi cristiani cattolici.
Però, certa gente non accetta il dialogo e non sa neppure cose sia la concordia e noi dobbiamo farci ragione di ciò e cercare di reagire per proteggere noi stessi e chi ci sta intorno.
Anche la Chiesa, in realtà, ha ammesso la guerra, in alcuni casi.
Leggete gli scritti di Sant'Agostino e San Tommaso d'Aquino.
Quindi, questa svolta "pacifista" va contro la stessa dottrina della Chiesa.
Termino, segnalandovi questa riflessione dell'amico e socio Morris Sonnino:
""A seguito dello sgozzamento di un sacerdote da parte di due religiosissimi arabi, il Papa sostiene che "non si tratta di una guerra di religione". Noooooo, non è guerra di religione, erano solo due buontemponi che volevano fare uno scherzo durante la messa, ma il prete si è inalberato e accidentalmente si è tagliato la gola con il coltello che uno dei simpaticoni brandiva solo per scherzare con i presenti.".
Questa è una guerra di religione.
Mi spiace dovere contraddire il Santo Padre ma questa è una guerra di religione.
Cordiali saluti.
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