Cari amici ed amiche,
mi sono ripromesso di non pubblicare più i commenti del solito idiota di nome Dario che su questo blog mi insulta.
Per stavolta, faccio uno strappo alla regola per fare capire fino a che punta possa arrivare l'idiozia.
Questo è il commento:
"È tornato non appena le forze democratiche hanno ripreso il controllo. Non tornare avrebbe significato mostrarsi debole e avrebbe dunque dato nuove chance ai golpisti. Quando accadono queste cose c'è sempre un elevato margine di rischio nelle scelte che si compiono. Sembri non saperlo, eppure dovresti essere un esperto in materia, dato che sei un infame fascista pinochetiano".
Preferisco essere un "fascista pinochetiano" (anche se non lo sono, dato il fascismo è di stampo socialista ed io sono un conservatore) che un comunista idiota come Dario.
Anzi, essere comunisti è una disgrazia.
Ricordiamoci di Palmiro Togliatti e di quello che disse sull'essere italiani.
Vi riporto due pezzi del suo discorso:
"È motivo di particolare orgoglio per me l’aver abbandonato la cittadinanza italiana per quella sovietica.Io non mi sento legato all’Italia come alla mia Patria, mi considero cittadino del mondo, di quel mondo che noi vogliamo vedere unito attorno a Mosca agli ordini del compagno Stalin...
È motivo di particolare orgoglio aver rinunciato alla cittadinanza italiana perché come italiano mi sentivo un miserabile mandolinista e nulla più. Come cittadino sovietico sento di valere diecimila volte più del migliore cittadino italiano".
Per colpa di quel traditore (Togliatti) morì anche mio prozio.
I comunisti di oggi mi dicono che sono un ingrato, perché (secondo loro) grazie al sacrificio di chi li precedette io oggi mi trovo in un Paese democratico.
Se oggi sono in un Paese democratico il merito non fu certo dei comunisti, i quali vollero portare l'Italia nell'orbita sovietica.
Ora, il commento di Dario è riferito all'articolo in cui avevo scritto che forse il "golpe" in Turchia potrebbe essere stato una messinscena ordita dallo stesso presidente Erdogan, per avere il potere.
Effettivamente, sembra proprio che il presidente turco stia agendo come agirono i nazisti nel 1933, quando ci fu l'incendio al Reichstag di Berlino.
Sembra che egli si sia preso un pretesto per colpire l'esercito, il quale si oppone al processo di re-islamizzazione della Turchia.
Ora, io trovo ipocrite le parole di Dario ma queste non sono nulla.
Le parole di Dario valgono meno una cicca di sigaretta buttata per terra.
Però, sentire personaggi come il presidente americano Barack Hussein Obama e la cancelliera tedesca Angela Merkel definire Erdogan un "eroe democratico" è grottesco.
Forse, questi personaggi non si rendono conto del fatto che Erdogan tutto sia meno che democratico.
Erdogan vuole re-islamizzare la Turchia.
Per esempio, egli sta già facendo mettere al bando gli alcolici.
Il suo partito, l'AKP, vuole riconvertire in moschea la basilica di Hagia Sophia.
Inoltre, tornando alle parole di Dario, mi viene da ridere anche su un altro punto.
Quelli che la pensano come Dario difendono gli omosessuali.
Nel contempo, però, essi difendono anche gli islamisti alla Erdogan, i quali certo non amano gli omosessuali.
Erdogan è amico di chi butta gli omosessuali dai palazzi. Qualcuno dovrebbe dirglielo.
Si mettano d'accordo con sé stessi.
Per difendere Erdogan, Angela Merkel parla di "democrazia".
Però, nel caldeggiare il golpe che ci fu qui in Italia nel 2011, Angela Merkel non fu così democratica.
Termino, con queste parole di Vito Schepisi, che ringrazio:
Un Golpe strano quello della notte di due giorni fa in Turchia. Quasi una burla, ma la farsa è servita ad Erdogan, oltre che ad eliminare i suoi oppositori (molti saranno presto condannati a morte), a rafforzare il profilo islamista della Turchia e a tappare la bocca e mettere politicamente in un angolo l'altra metà laica del paese.
C'è un problema in più per gli USA, per la Nato e per l'Europa.
Ci preoccupiamo della Russia e di Putin, ma i pericoli per la libertà e per la democrazia provengono soprattutto dal Medio Oriente e dal Nord Africa. E c'è una strategia graduale dell'Islam che incombe sull'Europa.
Non facciamo, come al solito, finta di non accorgerci anche di questo drammatico scenario che si delinea in modo sempre più evidente."
Sono d'accordo.
Cordiali saluti.
Sappiamo bene come non sono democratici nè la Merkel nè Obama, quest'ultimo poi è musulmano, ed il secondo nome lo rivela, Hussein, tiene per i Fratelli Musulmani, setta di cui fa parte suo fratello Malik. Pertanto più la Turchia diventa islamica e più gli sta bene.
RispondiEliminaHo letto molto su questo strano golpe e mi sono fatta l'idea che è stato orchestrato da Erdogan stesso: normalmente la prima cosa che fanno i golpisti è arrestare o uccidere chi si vuol deporre e lui invece era nella sua principesca dimora di 1000 stanze pronto a partire sul suo aereo che si è limitato a volare nello spazio aereo turco per poi atterrare dopo poco. Ora il Sultano della Turchia che ha approntato la nuova Costituzione ha avuto la scusa per liberarsi di tutti gli oppositori e gli pseudo leader europei hanno il copraggio di inneggiare al ritorno della democrazia, senza una parola per tutti i giornalisti in carcere e tutti i giornali chiusi
Obama e Merkel sembrano tanto i primi ministri di Francia e Gran Bretagna che fecero l'accordo di Monaco con Hitler.
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