questo è il commento dell'amico e collaboratore Angelo Fazio al mio articolo intitolato "Cosa cambiò la Rivoluzione francese?":
"La Rivoluzione Francese fu l'inizio di molti dei mali dei periodi successivi. C'è una parentela con le ideologie che hanno insanguinato il '900. Questo evento fu segnato anche da una certa enfasi posta sulla scristianizzazione. Difatti, la Francia è tutt'oggi la nazione dove il laicismo è notoriamente più feroce. E il punto d'apogeo di questa dinamica fu rappresentato dal genocidio dei cattolici della Vandea. Non ci dimentichiamo che le reazioni a Napoleone (quello che la Rivoluzione la portò negli altri paesi) furono a forte impronta cattolica, come per esempio a Napoli o nel Tirolo".
Ringrazio Angelo.
Personaggi come Edmund Burke (1729-1797), il quale era politicamente nato Whig, quindi progressista, e poi divenne conservatore proprio in opposizione alla Rivoluzione francese, capirono che essa non solo avrebbe eliminato mali antichi, come la corruzione, ma capirono anche che essa avrebbe generato ideologie secondo cui la persona si sarebbe dovuta sottomettere ad uno Stato che si sarebbe divinizzato.
I casi del comunismo e del nazismo rientrano in ciò.
Con la Rivoluzione francese emersero anche le idee contro la vita che noi conosciamo, come l'aborto e l'eutanasia.
Insomma, la storia dovrebbe essere letta senza la "lente" delle ideologie.
Cordiali saluti.
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