Tentazione di Cristo, Duccio di Buoninsegna, 1308-1311, foto presa dal sito della Cattedrale di Reggio Calabria. |
Cari amici ed amiche,
queste saranno le letture della santa messa di domenica:
Dal libro del Deuteronomio, capitolo 26, versetti 4-10.
Mosè parlò al popolo e disse:
"Il sacerdote prenderà la cesta dalle tue mani e la deporrà davanti all’altare del Signore, tuo Dio, e tu pronuncerai queste parole davanti al Signore, tuo Dio: “Mio padre era un Aramèo errante; scese in Egitto, vi stette come un forestiero con poca gente e vi diventò una nazione grande, forte e numerosa. Gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e ci imposero una dura schiavitù. Allora gridammo al Signore, al Dio dei nostri padri, e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra umiliazione, la nostra miseria e la nostra oppressione; il Signore ci fece uscire dall’Egitto con mano potente e con braccio teso, spargendo terrore e operando segni e prodigi. Ci condusse in questo luogo e ci diede questa terra, dove scorrono latte e miele. Ora, ecco, io presento le primizie dei frutti del suolo che tu, Signore, mi hai dato”. Le deporrai davanti al Signore, tuo Dio, e ti prostrerai davanti al Signore, tuo Dio".
Parola di Dio.
Salmo responsoriale. Salmo 90.
Ritornello: Resta con noi, Signore, nell’ora della prova.
Chi abita al riparo dell’Altissimo
passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.
Io dico al Signore: "Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido".
Non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie.
Sulle mani essi ti porteranno,
perché il tuo piede non inciampi nella pietra.
Calpesterai leoni e vipere,
schiaccerai leoncelli e draghi.
"Lo libererò, perché a me si è legato,
lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell’angoscia io sarò con lui,
lo libererò e lo renderò glorioso".
Fratelli, che cosa dice [Mosè]? "Vicino a te è la Parola, sulla tua bocca e nel tuo cuore", cioè la parola della fede che noi predichiamo. Perché se con la tua bocca proclamerai: "Gesù è il Signore!", e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Con il cuore infatti si crede per ottenere la giustizia, e con la bocca si fa la professione di fede per avere la salvezza.
Dice infatti la Scrittura: "Chiunque crede in lui non sarà deluso". Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Infatti: "Chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvato".
Parola di Dio.
In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. Allora il diavolo gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, di’ a questa pietra che diventi pane". Gesù gli rispose: "Sta scritto: “Non di solo pane vivrà l’uomo”".
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: "Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo". Gesù gli rispose: "Sta scritto: “Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”".
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù di qui; sta scritto infatti: “Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo affinché essi ti custodiscano”; e anche: “Essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra”". Gesù gli rispose: "E' stato detto: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”".
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.
Parola del Signore.
Fonte: sito "La Chiesa.it".
Gesù sperimentò la tentazione.
Il diavolo tentò Gesù ma Gesù non accolse quello che egli fece.
Il diavolo lo tentò con i bisogni corporali, il potere ed il miracolismo ma Gesù gli disse non per tre volte.
In realtà, noi ogni giorno subiamo quello che subì Gesù Cristo.
Noi veniamo tentati allo stesso modo e molti di noi cadono in queste trappole.
Il diavolo, infatti, è un essere pericoloso.
Egli sfrutta le nostre debolezze per allontanarci dalla giusta via e lo fa con astuzia.
Per quanto possa essere forte e pericoloso, però, il diavolo non è onnipotente.
Gesù ci dimostrò questo.
Cordiali saluti.
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