leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Il re dei profughi in Ferrari era uno sponsor dell'Ncd".
L'articolo parla dell'imprenditore Paolo Di Donato, patron di un consorzio che guadagna 20.000 Euro al giorno con l'accoglienza, finanziò una cena.
"Non credo di fare una vita di lusso". Questo ha detto prima di abbassare le serrande sul suo profilo Facebook l'imprenditore Paolo Di Donato - tra i protagonisti di "Profugopoli", ultima fatica del direttore del Tg4 Mario Giordano che uscirà per Mondadori tra due settimane - si difende sul social network.
Il fondatore del consorzio che si chiama "Maleventum" e che gestisce l'accoglienza nel Beneventano per 740 profughi (per un incasso di oltre 20 mila Euro al giorno), l'uomo che come foto profilo si era fatto immortalare mentre sale su una "Ferrari 360 testa rossa", venuto allo scoperto minimizza in un post il suo business, snocciola le "cifre importanti" da pagare ogni mese per la "gestione dei 13 centri" (ieri in serata nella trasmissione di David Parenzo e Giuseppe Cruciani "La Zanzara", Di Donato metteva in elenco anche 10 mila euro al mese in creme per la pelle), lamentando che "la prefettura paga a singhiozzo" e tagliando corto pure sul proprio parco auto: "Non esiste nessuna Ferrari né tanto meno una fiammante Porsche o la barca al molo, sono foto prese da Facebook".
Eppure Di Donato si contraddice nello stesso post, dicendo che "la Porsche l'ho pagata 11 mila euro, tre anni fa". Quindi esiste. E pure sull'esistenza della Ferrari parlando al quotidiano online "Ottopagine" l'imprenditore 46 enne ritrova la memoria: "E' una Ferrari stravecchia che ho avuto per tre mesi sette anni fa". Una Ferrari stravecchia che, per inciso, ancora oggi - sette anni dopo - vanta quotazioni dell'usato che vanno intorno ai 50-60 mila euro almeno.
Inoltre, stando a quanto riportato, Di Donato sarebbe anche lo sponsor del Nuovo Centrodestra.
Se qualcuno mi dice ancora che gli immigrati clandestini vengono accolti per "carità cristiana", io mi arrabbio.
Quello degli immigrati clandestini (o profughi) è un business.
Intorno all'immigrazione vi sono giri economici di imprese, associazioni, cooperative e quant'altro.
Lo vogliamo ammettere?
Oramai, questa cosa è palese.
I missionari cattolici che vanno nei Paesi poveri fanno un'azione di carità.
L'accoglienza che si fa qui non è carità.
Cordiali saluti.
Non avevo ancora letto questo che hai scritto e per questo motivo ti ho postato l'articolo come corollario di un commento.
RispondiEliminaE' da molto che dico che ci sono le prove che per la sinistra con le coop e le ong e Alfano e i suoi nonchè pure le coop bianche e quelle che fanno riferimento a CL e Caritas fanno dei guadagni stratosferici e questo è l'unico motivo per cui mandano le navi a prenderli a domicilio o quasi. Fra poco prenderanno anche quelli diretti alla Grecia !
Ho letto.
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