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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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sabato 27 febbraio 2016

Lo vogliamo scomunicare?

Cari amici ed amiche,

l'amico e socio Morris Sonnino (che ringrazio) ha pubblicato questa foto su Facebook e l'ha commentata così:
"L'Anticristo la Chiesa ce l'ha in casa. E Bergoglio, che aspetta a scomunicarlo".

La foto mostra un post di "don" Giorgio De Capitani (che è stato scritto su sulla sua pagina di Facebook) che recita:


"L’apparente buonismo e la pseudo-apertura dell’attuale Pontefice hanno adombrato la profezia e addomesticato lo spirito ribelle. In altre parole: papa Bergoglio è riuscito a estinguere del tutto o quasi il dissenso nella Chiesa! Le cosiddette Comunità di Base – in realtà, tizzoni fumiganti di fuochi oramai lontani – si sono lasciati omologare al pensiero unico di Bergoglio. Ed è qui la mia amarezza e la mia rabbia: che non si riesca a capire che, anche nel caso in cui la Chiesa fosse costretta ad aprire qualche spiraglio, non per questo il dissenso dovrebbe diminuire, per il semplice fatto che ogni eventuale passo della Gerarchia ecclesiastica verso il progresso umano sarà sempre lento e pesante, e che perciò richiederà la presenza sempre attenta e vigile di qualche spirito libero e leggero.
Sì, oggi è quasi sparito il dissenso nella Chiesa e, guarda caso, gli unici o quasi preti che dissentono hanno oramai una certa età, mentre i preti giovani sembrano usciti da seminari già castrati nello spirito e repressi da molteplici complessi, timorosi di dover affrontare un mondo, di cui sono figli ma a cui si sentono estranei.
Dove sono i preti battaglieri di una volta, decisi a tutto, anche a impugnare le armi della violenza verbale e della ribellione di coscienza ad ogni imposizione ecclesiastica, pur di far valere quei valori Umani, di cui la Chiesa tenta di servirsi, mentre dovrebbe essere al loro servizio? Dove sono i preti guerriglieri che stavano dalla parte dei poveri, nel senso più reale del verbo “stare”, e non con belle parole o con accademici documenti?
Misericordia! E così tutto finisce nel calderone, dove trovi abbracciati ladri e onesti, prepotenti e oppressi! Ma attenzione: i diritti civili no a tutti, prima la legge canonica e poi la grazia di Dio. Perdoniamo o nascondiamo i preti pedofili, ma i preti ribelli, questi sì che vanno puniti, emarginati, reclusi!
".

A mio modo di vedere, i preti "ribelli" come "don" Giorgio De Capitani non sarebbero da emarginare ma da cacciare via dalla Chiesa.
Le loro dottrine non sono conformi a quelle di Santa Romana Chiesa.
Al momento della sua consacrazione, un prete fa voto di obbedienza, oltre che di castità e povertà.
Don Giorgio non obbedisce all'autorità di Santa Romana Chiesa.
Quanto alle posizioni diverse nella Chiesa, "don" Giorgio mente o non sa molte cose.
Le posizioni diverse ci sono ed il Papa deve mediare e trovare la sintesi tra di esse.
La Chiesa non è una democrazia, con una maggioranza ed un'opposizione, ma agisce in modo sinodale.
Dunque, "don" Giorgio scelga: o lui lascia il sacerdozio cattolico e rispetta i suoi voti.
Il Papa, però, dovrebbe prendere dei provvedimenti contro certi soggetti.
Io non sarei neppure contro una scomunica.
Cordiali saluti.



1 commento:

  1. Non capisco perchè questo insetto continui a fregiarsi del titolo di Don !
    E' vergognoso che la Chiesa lasci questi serpenti nel suo seno. Per me è un diavolo, non è un sacerdote

    RispondiElimina

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Ringrazio un caro amico di questa foto.