la Corte Costituzionale ha bocciato la legge regionale della Lombardia con cui si voleva mettere un regolamento riguardo la costruzione di nuove moschee.
Ieri, al termine della camera di consiglio, la Corte costituzionale ha bocciato la legge della Regione Lombardia che impone regole più severe a chi vuole aprire nuovi loghi di culto. Una riforma che i buonisti della sinistra hanno ribattezzano "legge anti moschee", ma che è stata pensata per garantire una maggiore sicurezza all'interno di quei centri religiosi che troppo spesso sono il centro nevralgico del fondamentalismo islamico. "E' una misura discriminatoria", hanno detto i giudici della Consulta accogliendo il ricorso con cui il governo aveva impugnato la legge approvata al Pirellone.
Ancora una volta, i giudici entrano a gamba tesa nella politica e bloccano decisioni importanti.
La legge che i buonisti hanno chiamato "legge anti-moschee" serviva a mettere delle regole riguardo alla costruzione delle nuove moschee, visto il pericolo del fondamentalismo islamico e del terrorismo.
Visto questo pericolo, sembra legittimo che le autorità pongano delle domande riguardo la costruzione delle moschee, chi le finanzia e chi le dirige.
Quindi, la Giunta della Regione Lombardia non voleva fare nulla di discriminatorio ai danni di nessuno.
Evidentemente, questa sentenza è intrisa di buonismo.
Non si vuole capire il problema reale.
Cordiali saluti.
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