leggete l'articolo de "Il Secolo d'Italia" che è intitolato "Donald Trump: "Se presidente, vi dirò chi c’era dietro l’11 settembre".
In un comizio elettorale in Carolina del Sud, il candidato alle primarie repubblicane Donald Trump ci è andato giù duro.
E così egli dice ai suoi supporter che se arriverà alla Casa Bianca toglierà il segreto dai documenti sull’11 settembre. Forse, questo potrebbe essere un modo per lanciare un ennesimo avvertimento all’establishment repubblicano: lui, Trump, non si fa certo intimorire dalla fronda tutta interna al partito dell’elefante che sta montando contro di lui. Forte dei successi già ottenuti, il candidato alla nomination repubblicana ha sferrato perciò un durissimo colpo alla famiglia Bush e a tutti coloro – repubblicani e democratici – che tengono ancora segrete le carte delle inchieste sulle Torri Gemelle e sui finanziatori di quell’attacco terroristico che ha cambiato la storia del mondo. In questo comizio, Trump non si è fatto scrupoli di puntare l’indice contro l’ex presidente George W. Bush.
Trump è in vantaggio mentre i Bush sono oramai fuori dalla corsa alla nomination per la candidatura alla Casa Bianca.
Jeb Bush non è riuscito ad ottenere tanti voti da consentirgli di andare avanti.
Oggi, l'"uragano Donald" sta travolgendo tutto.
Trump è certamente una delle anime più dure del Grand Old Party.
Egli è anche colui che va contro l'establishment del partito.
Tuttavie, se diventasse il candidato alla Casa Bianca, Trump potrebbe pagare questo suo modo di fare in termini elettorali.
Questo è un timore che ho e spero di essere smentito.
Trump sta rischiando e sta facendo rischiare una sconfitta al Grand Old Party.
Al momento del voto il partito deve essere unito intorno al suo candidato.
Trump rischia di dividerlo e questo potrebbe giocare a favore dei democratici, le cui ultime amministrazioni (con l'attuale presidente Barack Hussein Obama) sono state pessime e che non esprime certo dei grandi candidati.
Hillary Clinton (che come Segretario di Stato nella prima amministrazione di Barack Hussein Obama ha fatto dei disastri) e Bernie Sanders non sono dei candidati eccelsi.
Cordiali saluti.
Ho già scritto ovunque che io sto dalla parte di Trump, l'uomo giusto per questo momento particolare: è sostenuto anche da Putin e insieme potrebbero davvero sradicare il terrorismo islamico.
RispondiEliminaDa più amici americani so che Trump ha un buon seguito nonostante abbia tutto il mondo liberal, giornali in primis, contro, tanto che qualcuno teorizza un suo personale pericolo, sull'esempio di quanto avvenuto contro Kennedy
Se riesce a piegare l'establishment del Grand Old Party, Trump vince.
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