leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "Con quale diritto i gay chiedono di adottare un bambino?".
L'articolo riporta queste parole della grande scrittrice Oriana Fallaci:
“[…]Con quale diritto dunque, una coppia di omosessuali (maschi o femmine) chiede d’adottare un bambino? Con quale diritto - scriveva la giornalista in "Oriana Fallaci intervista a sé stessa. L'apocalisse" - pretende d’allevare un bambino dentro una visione distorta della Vita cioè con due babbi o due mamme al posto del babbo o della mamma? E nel caso di due omosessuali maschi, con quale diritto la coppia si serve d’un ventre di donna per procurarsi un bambino e magari comprarselo come si compra un’automobile? Con quale diritto, insomma, ruba a una donna la pena e il miracolo della maternità? Il diritto che il signor Zapatero ha inventato per pagare il suo debito verso gli omosessuali che hanno votato per lui?!? Io quando parlano di adozione-gay mi sento derubata nel mio ventre di donna. Anche se non ho bambini mi sento usata, sfruttata, come una mucca che partorisce vitelli destinati al mattatoio. E nell’immagine di due uomini o di due donne che col neonato in mezzo recitano la commedia di Maria Vergine e San Giuseppe vedo qualcosa di mostruosamente sbagliato. Qualcosa che mi offende anzi mi umilia come donna, come mamma mancata, mamma sfortunata. E come cittadina. Sicché offesa e umiliata dico: mi indigna il silenzio, l’ipocrisia, la vigliaccheria, che circonda questa faccenda. Mi infuria la gente che tace, che ha paura di parlarne, di dire la verità. E la verità è che le leggi dello Stato non possono ignorare le leggi della Natura. Non possono falsare con l’ambiguità delle parole «genitori» e «coniugi» le Leggi della Vita. Lo Stato non può consegnare un bambino, cioè una creatura indifesa e ignara, a genitori coi quali egli vivrà credendo che si nasce da due babbi o due mamme non da un babbo e una mamma. E a chi ricatta con la storia dei bambini senza cibo o senza casa (storia che oltretutto non regge in quanto la nostra società abbonda di coppie normali e pronte ad adottarli) rispondo: un bambino non è un cane o un gatto da nutrire e basta, alloggiare e basta. E’ un essere umano, un cittadino, con diritti inalienabili. Ben più inalienabili dei diritti o presunti diritti di due omosessuali con le smanie materne o paterne. E il primo di questi diritti è sapere come si nasce sul nostro pianeta, come funziona la Vita nella nostra specie. Cosa più che possibile con una madre senza marito. Del tutto impossibile con due «genitori» del medesimo sesso".
Non tutti i desideri possono diventare diritti.
Per esempio, io desidero essere milionario.
Questo mio desiderio è legittimo ma di certo non può diventare un diritto.
Lo stesso dicasi per la questione dell'adozione dei figli da parte di coppie omosessuali.
Questo desiderio non può essere esaudito, perché ciò aprirebbe alla ben nota questione degli uteri in affitto.
Ciò sarebbe la mercificazione della vita...e del corpo della donna.
I figli non si comprano!
Cordiali saluti.
Grande, grandissima Oriana ! per tutte queste sue idee è stata odiata e messa al bando dalla sinistra che un tempo la amava.
RispondiEliminaIl diritto di mercificazione del corpo umano questa gente l'ha superato da un pezzo, da quando ha inventato il sesso libero, la droga libera, l'alcool libero e ora diventa anche libero commercio di bambini.
Dio mio, fino a quando non si scatenerà la Tua ira contro questa umanità corrotta?
Grande davvero!
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