ieri, Papa Francesco ha esortato i criminali a cambiare vita e ha di nuovo tuonato contro la corruzione.
Queste sue parole (dette all'apertura del Giubileo) sono corrette.
Tuttavia, per combattere la corruzione non basta condannarla, specialmente se oggi la corruzione conviene, come conviene la mafia.
Questa cosa è brutta da dire ma è veritiera.
Con uno Stato che tassa a più non posso, con una burocrazia prolissa, inefficiente e spesso costituita da gente arrogante, con la mancanza della certezza della pena e con la mancanza della certezza del diritto, qualsiasi espediente (corruzione e mafia comprese) rischia di andare bene per portare il pane a tavola.
Quindi, è giusto condannare la corruzione e la mafia ed è altrettanto giusto inasprire le pene.
Però, bisogna anche rendere sconveniente la corruzione e la mafia, risolvendo quelle criticità che ho elencato poc'anzi.
Se non si fa così è tutto inutile.
Per combattere la mafia non serve impedire lo svolgimento delle processioni religiose.
Anzi, si rischia di avere l'effetto opposto, visto che le processioni sono molto sentite, specie nel sud dell'Italia.
Per combattere mafia e corruzione serve prima di tutto uno Stato che funzioni bene.
Cordiali saluti.
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