leggete l'articolo de "Il Secolo d'Italia" che è intitolato "Berlusconi, le toghe ci riprovano: “Ha compiuto reati durante l’affidamento”".
Non contente di averlo perseguito per tutta la sua vita, le toghe tentano ora nuovamente di incastrare il presidente Silvio Berlusconi. Secondo la loro ipotesi, pare che il leader di Forza Italia abbia compiuto reati durante il periodo di affidamento in prova. Esse si preparano a presentare ricorso contro il provvedimento del Tribunale di Sorveglianza che ha dichiarato estinta la pena per il caso Mediaset. Questo è l’ultimo schiaffo dato da certa magistratura all'intelligenza degli italiani.
Oramai, abbiamo capito che si vuole fare fuori il presidente Berlusconi dall'agone politico.
Lo capirebbe anche un bambino.
Si vuole fare sì che il presidente Berlusconi non faccia più politica.
Dopo che la sua pena è stata dichiarata scontata e che il presidente può tornare a fare politica, ecco che arriva un altro attacco giudiziario.
Ora, pongo queste domande: nessuno aveva sorvegliato il presidente Berlusconi durante il periodo di affidamento in prova ai servizi sociali? Se sì, se il presidente avesse commesso reato durante il periodo di affidamento ai servizi sociali chi lo sorvegliava non avrebbe potuto (e dovuto) fermarlo?
Per questo, io ritengo che l'accusa sia solo un modo per fare sì che il presidente Berlusconi non faccia più politica.
Cordiali saluti.
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