leggete l'articolo scritto da Carlo Ferrazza su "Il Messaggero" e che è stato riportato sulla pagina di Facebook "Shalom 7":
"No ai palestinesi al 25 aprile
È molto grave che in occasione del 25 aprile, giorno della Liberazione, si pensi di permettere al movimento pro-Palestina e vari centri sociali di fare sfilare i palestinesi con le loro bandiere che nulla hanno a che fare con la Liberazione italiana, con l’aggravante che loro stessi sono stati sostenitori dei nazisti con i quali hanno pure combattuto. E si impedisce invece la sfilata con la bandiera israeliana alla Brigata ebraica che invece ha fatto la Resistenza in Italia versando il proprio sangue. Devo dare atto che l'Anpi non parteciperà rifiutandosi di sfilare insieme ai terroristi palestinesi. Il portavoce dei pro-Palestina è uno spudorato bugiardo quando afferma che non ci saranno contestazioni contro le bandiere israeliane: mente, perché già in passato è accaduto con minacce, insulti, e pure sputi, veicolati dai vari movimenti teppistici sociali e palestinesi, cui ho assistito personalmente. Vogliono appropriarsi della nostra storia e paragonare la nostra Liberazione. I palestinesi hanno tutti i diritti ma non quello di partecipare alla nostra festa della Liberazione".
Sono d'accordo.
Aggiungo che se deve diventare il giorno in cui si rinfocolano certe animosità politiche e in cui si inneggiano a questioni che con l'Italia non c'entrano nulla e in cui si urla contro un Paese civile (qual è Israele), è meglio non festeggiare più il 25 aprile.
Le questioni palestinesi non c'entrano nulla con l'Italia e sono anche sbagliate, visto che ad avere ragione è lo Stato di Israele.
Infatti, ricordo che Hamas e movimenti simili vogliono la distruzione di Israele.
Cordiali saluti.
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