leggete l'articolo del sito "Tempi.it" che è intitolato "Antagonisti in mobilitazione per l’apertura di Expo. Per Milano sarà "peggio del G8 di Genova"?".
Oggi, i No Global hanno fatto atti di violenza a Milano.
La giornata di domani si preannuncia difficile.
Domani, infatti, si aprirà l'EXPO e i No Global sono pronti a manifestare.
Il rischio è che si possa verificare nuovamente una situazione grave, come quella che ci fu a Genova nel 2001.
L'augurio mio e di tutte le persone di buon senso è che una cosa del genere non accada.
Però, c'è anche un altro problema.
Leggete l'articolo de "Il Giornale" che è intitolato "La violenza che i giudici non vedono".
Se i poliziotti arrestano i No Global violenti, certi magistrati non li puniscono.
Basti pensare ai No Global che occupavano una casa nel quartiere milanese del Giambellino.
C'erano mazze, punteruoli, petardi, caschi e fumogeni, oggetti che di sicuro non sarebbero serviti per fare una manifestazione pacifica.
Perciò ha veramente stupito la decisione dei giudici del Tribunale civile del capoluogo lombardo, che non hanno convalidato il provvedimento di espulsione dei cinque casseur stranieri identificati al Giambellino, deciso dalla questura in base - attenzione - non a un sussulto autoritario, ma in virtù di una legge. Però, ha obiettato il Tribunale, gli atti trasmessi dalla polizia "non contengono riferimenti individualizzanti sulle condotte" che dovrebbero giustificare una "limitazione gravissima di diritti fondamentali di cittadini comunitari".
Ergo, secondo codesta teoria non c'era la prova che quelle mazze, quei petardi, quei fumogeni eccetera fossero attribuibili proprio a quei cinque stranieri, come fossero turisti qualunque passati per caso nel posto sbagliato al momento sbagliato.
In pratica, i No Global possono spaccare le vetrine che vogliono.
Questo Paese sta andando male.
Cordiali saluti.
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