Cari amici ed amiche,
ieri, il Parlamento ha approvato la legge che favorisce il divorzio breve.
Dopo sei mesi, ai sensi di questa legge, si potrà divorziare.
Per quanto concerne le separazioni giudiziali si dovrà aspettare un anno.
Ora, io temo che questa legge sia un incentivo per il divorzio.
Un conto è divorziare perché vi è un marito violento o una moglie violenta.
Ben altra cosa è divorziare per una quisquilia.
Purtroppo, qui si divorzia anche per delle cose da niente.
Io temo che questa legge incentivi il divorzio.
Ricordo che le prime vittime del divorzio sono i figli nati da quel matrimonio che si è sciolto.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Mi scusi, ma se, numeri alla mano, chi si separa poi nella stragrande maggioranza dei casi divorzia pure, dove sta il problema? Almeno evitiamo ai cittadini di subire uno sfascio economico in un paese già pieno di tasse. O glieli da lei i soldi?
RispondiEliminaIl divorzio deve essere l'ultima opzione.
RispondiEliminaSe un marito picchia la moglie (o viceversa) una cosa del genere ci sta.
Però, qui si divorzia anche per cose da nulla ed i figli ci vanno di mezzo.
Tutti quelli che si separano poi puntualmente divorziano (tranne casi sporadicissimi). Oggi dunque accadrà lo stesso ma senza sfasci economici. Insomma non cambia assolutamente nulla tranne che (positivamente) sotto l'aspetto economico.
RispondiEliminaCos'era prima una 'tassa sulla morale'?
Il divorzio in sé è uno sfascio economico.
RispondiEliminaHo l'impressione che lei ne stia facendo una questione ideologica...ma con le tasche altrui.
RispondiEliminaSono quelli che la pensano come lei a farne una questione ideologica con le tasche altrui.
RispondiEliminaPensiamo ai molti padri separati che non riescono ad avere i soldi perché le ex-mogli usano i figli per spillarglieli.
“DVORZIO BREVE” e “MATRIMONIO LUNGO”
RispondiElimina======================================
Cosa buona e giusta il “divorzio breve”. Era esagerato aspettare cinque anni per mettere fine ad una unione fallita. Il lungo tempo faceva solo danni, procurava più acredine e sollecitava più cattiverie. Purtroppo, nella maggioranza dei casi, sono i figli quelli più colpiti, ed è questa la cosa più triste. La giustizia ha operato bene! Ricordiamoci, però, che esiste sempre il “matrimonio lungo”, basta volerlo, basta “non dare mai nulla per scontato, perché l’amore è una continua conquista”; bisogna non confondere l’amore con il possesso; bisogna sapersi comprendere e tenere a bada quanto più è possibile quell’ego che riesce a distruggere ogni cosa. Personalmente vedo l’amore come una piantina: c’è assoluto bisogno di quella cura quotidiana affinché le foglie che cadono rinascano, e i fiori nuovi sostituiscano quelli che appassiscono. Non ci vuole molto, bastano piccoli gesti, quotidiani! E allora due cuori diventano uno, due anime diventano una, e due corpi che fino a un attimo prima erano soli, si uniscono per cominciare un nuovo cammino con una nuova luce nel cuore e nello sguardo. Credetemi, il “matrimonio lungo” esiste, ne siamo testimoni da trentaquattro anni, io (1940) Francesca (1943). E questo nostro amore lo dedichiamo a tutte le coppie dell’universo con un mondo di auguri di ogni bene.
Raffaele e Francesca
Vi faccio i migliori auguri.
RispondiEliminaOra, il problema è che oggi manca l'amore.
Amarsi è donarsi a vicenda.
Oggi, invece, prevale l'egoismo.