Cari amici ed amiche,
il quotidiano "Libero" ha posto ai lettori questa domanda: Secondo voi gli immigrati nel Mediterraneo sono paragonabili agli emigranti italiani negli Usa?
La risposta è ovvia: no!
Gli immigrati che oggi vengono qui da noi dalla Libia e gli italiani che tanti anni fa lasciarono il nostro Paese non possono essere neppure lontanamente paragonati.
Gli italiani che andarono via approdarono ai Paesi che li ospitarono in modo regolare e non senza documenti, cosa che fanno gli immigrati che vengono qui da noi dalla Libia.
Inoltre, gli italiani emigrati si adattarono ai Paesi che li ospitarono e che ne pretesero (giustamente) l'integrazione.
Dunque, le due cose sono diverse.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Translate
Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Sì certo, integrazione! C'è voluto un secolo per integrare i meridionali al nord, figuriamoci negli usa! La mafia americana dice nulla? E i ghetti di disperati ai margini delle città americane ove non viveva legge? L'emigrazione è una costante e costanti sono i suoi problemi, sempre gli stessi! Non fosse altro che coloro che emigrano sono uomini, uomini tout court...
RispondiEliminaQuesta è invasione.
RispondiEliminaL'Italia non può più reggere. Una persona vuole venire qui in Italia?
Lo faccia con i documenti in regola e con un lavoro.
Altrimenti, questa persona non è gradita.
In Australia si fa così.
Non sto dicendo che devono venire irregolari. Mi riferivo al fatto che l'integrazione (dei regolari) è un processo che va gestito con risorse ed intelligenza. E infatti anche negli usa il processo è stato lento e pieno di problemi e si è concluso dopo quasi un secolo. Dunque, se è vero che gli italiani in america erano regolari (e non poteva essere altrimenti: mica l'America stava a una manciata di miglia dalle nostre coste?), non è vero che l'integrazione è stata semplice, anzi è stata difficilissima e segnata da delitti e conseguente razzismo.
RispondiEliminaMa questa è una costante dell'immigrazione e di un sistema mondiale che si regge sullo sfruttamento di popoli su altri popoli. Se ci fosse un sistema economico meno aggressivo e più giusto e solidale, l'emigrazione sarebbe decisamente meno invasiva. Se poi ci mettiamo le guerre il gioco è fatto: l'invasione di cui lei parla l'abbiamo creato noi con le guerre e lo sfruttamento dell'africa. Cosa si aspettava dalla guerra in Libia, in iraq, dallo sfruttamento della nigeria e dal gioco sporco (cina/usa) nel Sudan? La povertà cronica e le persecuzioni sono una conseguenza, mica la causa?
Ospiti gli immigrati clandestini a casa sua.
RispondiEliminaIn tutti i Paesi si fa sì che ad essere accolti siano solo immigrati con documenti regolari e lavoro.
Perché in Italia non si può fare?
Dobbiamo essere noi i grulli di turno?