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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 23 aprile 2015

Gli emigrati italiani non possono essere paragonati agli immigrati dei giorni nostri

Cari amici ed amiche,

il quotidiano "Libero" ha posto ai lettori questa domanda: Secondo voi gli immigrati nel Mediterraneo sono paragonabili agli emigranti italiani negli Usa?
La risposta è ovvia: no!
Gli immigrati che oggi vengono qui da noi dalla Libia e gli italiani che tanti anni fa lasciarono il nostro Paese non possono essere neppure lontanamente paragonati.
Gli italiani che andarono via approdarono ai Paesi che li ospitarono in modo regolare e non senza documenti, cosa che fanno gli immigrati che vengono qui da noi dalla Libia.
Inoltre, gli italiani emigrati si adattarono ai Paesi che li ospitarono e che ne pretesero (giustamente) l'integrazione.
Dunque, le due cose sono diverse.
Cordiali saluti.

4 commenti:

  1. Sì certo, integrazione! C'è voluto un secolo per integrare i meridionali al nord, figuriamoci negli usa! La mafia americana dice nulla? E i ghetti di disperati ai margini delle città americane ove non viveva legge? L'emigrazione è una costante e costanti sono i suoi problemi, sempre gli stessi! Non fosse altro che coloro che emigrano sono uomini, uomini tout court...

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  2. Questa è invasione.
    L'Italia non può più reggere. Una persona vuole venire qui in Italia?
    Lo faccia con i documenti in regola e con un lavoro.
    Altrimenti, questa persona non è gradita.
    In Australia si fa così.

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  3. Non sto dicendo che devono venire irregolari. Mi riferivo al fatto che l'integrazione (dei regolari) è un processo che va gestito con risorse ed intelligenza. E infatti anche negli usa il processo è stato lento e pieno di problemi e si è concluso dopo quasi un secolo. Dunque, se è vero che gli italiani in america erano regolari (e non poteva essere altrimenti: mica l'America stava a una manciata di miglia dalle nostre coste?), non è vero che l'integrazione è stata semplice, anzi è stata difficilissima e segnata da delitti e conseguente razzismo.
    Ma questa è una costante dell'immigrazione e di un sistema mondiale che si regge sullo sfruttamento di popoli su altri popoli. Se ci fosse un sistema economico meno aggressivo e più giusto e solidale, l'emigrazione sarebbe decisamente meno invasiva. Se poi ci mettiamo le guerre il gioco è fatto: l'invasione di cui lei parla l'abbiamo creato noi con le guerre e lo sfruttamento dell'africa. Cosa si aspettava dalla guerra in Libia, in iraq, dallo sfruttamento della nigeria e dal gioco sporco (cina/usa) nel Sudan? La povertà cronica e le persecuzioni sono una conseguenza, mica la causa?

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  4. Ospiti gli immigrati clandestini a casa sua.
    In tutti i Paesi si fa sì che ad essere accolti siano solo immigrati con documenti regolari e lavoro.
    Perché in Italia non si può fare?
    Dobbiamo essere noi i grulli di turno?

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot del Corriere della Sera.