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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 22 aprile 2015

Da Roma antica ai giorni nostri...quando l'immigrazione diventa invasione

Cari amici ed amiche,

prendo spunto da un articolo scritto da Chantal Fantuzzi sul giornale svizzero "Mattino Online" e che è intitolato "Quando l’ospitalità diventa regime di invasione".
L'esempio dell'Antica Roma vale ancora oggi.
La civiltà dell'Antica Roma fu aperta verso l'immigrazione di altri popoli.
All'epoca degli "Imperatori adottivi" (Traiano, Adriano, Antonino Pio, Marco Aurelio e Commodo, nel II secolo AD) e anche all'inizio del III secolo AD, Roma fu una città cosmopolita e multietnica.
Però, fintanto che la società romana fu forte, l'immigrazione di poveri fu sopportata.
Dalla seconda metà del III secolo AD, però, per Roma iniziò il declino e allora l'immigrazione divenne un problema.
Anzi, più gli immigrati venivano e più l'impero era destabilizzato.
Solo nella parte orientale dell'Impero Romano, quella che dal 395 AD divenne Impero Bizantino, si riuscì a conservare un'omogeneità culturale e ad avere uno Stato in grado di controllare i territori.
Infatti, l'Impero Bizantino sopravvisse fino al 1453,
Nella parte occidentale, invece, i barbari, gli immigrati del tempo, iniziarono a prendere il controllo di territori che lo Stato non riuscì più controllare.
Nel 476 AD, un capo barbaro, Odoacre, depose l'ultimo imperatore Romolo Augustolo.
Noi rischiamo di fare la stessa fine.
Cordiali saluti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto.